L’Ue fa sempre più pena: il Parlamento europeo chiede ancora più armi per l’Ucraina.

Armi, armi e sempre armi all’Ucraina. Lo hanno chiesto con forza (390 voti favorevoli, 135 contrari e 52 astensioni) gli eurodeputati del Parlamento europeo, secondo i quali il coinvolgimento di Corea del Nord e Cina nel conflitto russo-ucraino (cosa dovrebbero dire i russi per l’altrui coinvolgimento di oltre 50 Paesi “a difesa dell’Ucraina) avrebbe di fatto aperto “una nuova fase della guerra”.

Insomma, dalle parti del Parlamento europeo si respira assenza di equilibrio e senso della proporzione. A suggerirlo pure la proposta del Parlamento europeo di applicare nuovi sanzioni (inutili) contro la Federazione Russa. Nel frattempo, a conferma dei doppi standard dell’Aula parlamentare europea, nulla si fa, invece, verso quei Paesi che hanno dichiarato, recentemente, di voler proteggere il premier Israeliano Benjamin Netanyhau, sul quale grava un mandato internazionale di arresto emanato niente di meno che dalla Corte Penale Internazionale, le cui decisioni sono ritenute, anche dall’Alto rappresentante dell’Ue, uno dei pilastri europei. Se non è questa doppiezza e scarsa sensibilità verso lo Stato di diritto cosa può esserlo?

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Ma, ancora dopo 33 fallimentari mesi di guerra, sostenere la “difesa dell’Ucraina” (mentre gli USA depredano la nazione, minando la stessa sovranità alimentare dell’Ue) continua ad essere ritenuto un interesse strategico per l’asse UE-USA.

Infatti, nell’ultima risoluzione non legislativa, gli eurodeputati hanno esortanto la comunità internazionale ad adottare azioni rapide e decisive per affrontare l’allarmante escalation della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Come? Ovviamente mandando più armi a Kiev. Può considerarsi sufficiente il livello di salute mentale dalle parti della Camera di Bruxelles?

Insistendo sul fatto che “nessun negoziato sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina”, i deputati europei quindi chiedono più armi per “individuare una soluzione pacifica alla guerra” e per la “creazione delle condizioni necessarie per lo svolgimento di un secondo Summit sulla Pace”. Rappresentanti al Parlamento europeo ricollegate, se potete, i neuroni.

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Gli eurodeputati/e (quelli che “vogliono la pace” si intende), hanno chiesto poi agli Stati membri di fornire missili a lungo raggio, compresi i missili Taurus, per le forze ucraine. Proprio quello che dall’altra parte il Cremlino sta chiedendo di non fare per aumentare il pericolo di attacchi nei Paesi dell’Ue. Qualcuno/a vuole proprio giocare col fuoco e scatenare la Terza Guerra Mondiale a Bruxelles. E’ un dato di fatto orami conclamato.

Nella risoluzione, poi, gli “imbecilli “scellarati eurodeputati” del Parlamento europeo (di questo si tratta), hanno chiesto ai Paesi UE e gli alleati della NATO di sostenere ancora (non sono bastate le centinaia di miliardi in armi tra USA e UE erogate negli ultimi 33 mesi) l’Ucraina, investendo non meno dello 0,25% del loro PIL annuale.

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E, infine, a dimostrazione del “rispetto per la democrazia e la pace” che aleggia tra il Parlamento europeo, nella risoluzione gli eurodeputati hanno rimarcato il proprio sostegno alla decisione del presidente degli Stati Uniti (quello parcheggiato e incapace di portare a compimento una campagna elettorale) Joe Biden di consentire all’Ucraina di utilizzare sistemi missilistici avanzati su obiettivi militari all’interno del territorio russo.

L’Ue, con questa rappresentanza, fa schifo. Ed è solo l’inizio della nuova Legislatura europea.

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