L’UE è a corto di diplomatici. Luigi Di Maio indicato rappresentante per il Golfo.

Escono dalla porta e rientrano dalla finestra. Una massima che ben si addice ai cosiddetti vertici della politica contemporanea e alla nuova indicazione come inviato Ue per il Golfo, attribuita all’ex ministro del MAE e vice presidente del Consiglio dei ministri, Luigi Di Maio.

Per chi pensava di essersi liberato politicamente dell’esponente pentastellato, dopo la trombata delle elezioni di settembre 2022, una “non bella notizia”.

Una decisione resa pubblica dall’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, che, visto il tema, ha ricordato la dubbia capacità dell’Ue di selezionare i propri rappresentanti: “Dopo un’attenta valutazione – ha scritto ai 27 dell’UE – considero Luigi Di Maio il candidato più adatto. Ha il necessario profilo politico a livello internazionale”. Uno statement che non potrà che far discutere tra coloro che reputano l’Ue una entità rispettabile.

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L’incarico proposto, adesso, dovrebbe partire dal primo giugno e concludersi il 28 febbraio 2025. Riuscirà Di Maio ad attuare la partnership strategica europea con i partner del Golfo? Non è dato saperlo ma, al momento, si può riflettere sul perchè in tutta l’Ue non ci sia un profilo migliore rispetto a quello indicato dall’Alto rappresentante dell’Ue.

Solo la “non rattifica” da parte dei 27 Paesi Ue potrà bloccare quella che sembra essere l’ennesima boutade dell’Alto rappresentante dell’Ue.

foto © Council of Europe