L’UE all’attacco del patrimonio immobiliare italiano, FIMAA: “Arroganza europea”.
Continua l’attacco dell’Europa alla casa degli italiani. A dirlo la FIMAA Palermo, scesa in campo per protestare contro la decisione dell’UE di imporre la classe energetica E per le abitazioni italiane, con termine ultimo fissato al 2030.
“Eravamo riusciti a bloccare il tentativo, di natura staliniana, di vietare la possibilità di vendita di tutte quelle abitazioni che da una certa data in poi non erano efficientate e quindi con una certificazione energetica di classse E, F, oppure G – spiegano dalla FIMAA Palermo -. L’Europa, dopo la rivolta sollevata dai vari operatori del settore contro questa vergognosa imposizione ed il suo conseguenziale passo in dietro, ritorna alla carica contro la proprietà immobiliare degli italiani”.
Una soluzione che farebbe protendere verso la difesa di interessi sommersi, secondo l’associazione di categoria: “Ci rendiamo conto che la diffusione della proprietà privata degli italiani dà fastidio ai grandi gruppi immobiliari europei che ormai detengono da soli oltre il 55% del patrimonio immobiliare delle nazioni aderenti all’UE, e dover vedere una parte dei nostri politici che vota contro gli interessi degli italiani dà ancora più fastidio”.
Il 9 febbraio 2023, in particolare, è stata approvata dalla Commissione Energia del Parlamento Europeo la revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia. Provvedimento che obbligherà milioni di italiani a dover adeguare le abitazioni almeno alla classe energetica E entro il 2030 e alla classe energetica D entro il 2033.
Già il Bonus 110% per il cappotto termico degli edifici, ricordano, ha bruciato milioni di euro avvantaggiando sostanzialmente solo i condomini e le villette dei nuclei familiari benestanti e non chi realmente non ha le forze economiche per intervenire direttamente, dando vita ad una spirale di aumenti dei prezzi delle materie prime incontrollabile e che ha di fatto messo in ginocchio il settore edile.
“Il patrimonio immobiliare italiano con classe energetica al disotto della E è formato da oltre nove milioni di abitazioni che secondo quanto approvato dalla Commissione Energia del Parlamento Europeo dovrebbero essere ristrutturate per raggiungere l’efficientamento energetico” per i rappresentanti di Fimaa Palermo Casa Mia Sicilia ed ANIA Sicilia Angelo Virga, Cetty Moscatt ed Andrea Monteleone.
Da qui l’invito ai rappresentanti italiani al Parlamento europeo a far sentire la propria voce contro la decisione di Bruxelles: “Invitiamo i nostri rappresentanti politici in Europa ad intervenire in difesa degli interessi dell’Italia e di non essere trattati come “gli utili idioti” delle multinazionali del mercato immobiliare, e chiediamo di incontrare il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, titolare della delega alla Casa, per denunciare questa vile aggressione dell’Europa al patrimonio immobiliare degli italiani”.