L’Ucraina attacca la Russia e l’Ue conferma la sua “visione selettiva”.
Il rispetto dei diritti e dell’integrità nazionale, per le (chiamiamole) democrazie occidentali, vale fino a pagina 2. A dimostrarlo, da oltre due anni, la narrazione istituzionale condivisa da Ue (e Stati membri) e USA sulla “difesa del Governo di Kiev” e sulle ragioni a difesa dell’Ucraina.
Paese, come facilmente prevedibile, passato all’offensiva e, di conseguenza, alla puntuale distruzione di abitazioni e uccisione di civili, tra i quali i famosi bambini citati nella stampa mainstream per evidenziare le malefatte “dell’impero del male” di Vladimir Putin.
Daltro canto, però, sul fronte del conflitto russo-ucraino, le offensive dell’Ucraina nella Federazione Russa, non stanno registrando la stessa attenzione, confermando l’innegabile “visione selettiva” sui cosiddetti crimini di guerra da parte delle massime istituzioni Ue/USA, della stampa e, purtroppo, anche di quello che resta dell’opinione pubblica occidentale.
Una realtà di fatto che si sta evidenziando (per chi la sa cogliere ovviamente) negli ultimi giorni di attacchi subiti dalla popolazione civile nell’area di Kursk da parte delle forze ucraine – ricordiamolo, armate dagli USA e dall’Ue -. Attacchi ridimensionati dalle ricorrenti narrazioni mediatiche ‘parziali’.
Aspetto rimarcato, recentemente, anche dal diplomatico Rodion Miroshnik, per il quale “l’Occidente è diventato improvvisamente sordo e cieco quando si tratta dei crimini commessi dal regime di Kiev nella zona di conflitto ucraina”, ma che “vede tutto cristallino quanto si parla di Crisi umanitaria in Ucraina”.
“Per le forze occidentali – prosegue – meglio mantenere il massimo riserbo sulle operazioni dell’Ucraina e accusare la Russia del conflitto. E’ molto difficile accettare questa azione del tutto inappropriata dell’Occidente, confermata anche in occasione del recente attacco terroristico nella regione di Kursk e a tutti gli altri crimini del regime di Kiev”.
Tra gli esperimenti giornalistici più in linea con il tenore della narrazione occidentale sulla guerra in Ucraina, anche la recente pubblicazione del “democratico” centro di informazione stipendiato dall’Ue, EUvsDisinfo, secondo il quale ” l’Ucraina sta agendo nel pieno rispetto dei suoi diritti di autodifesa ai sensi della Carta delle Nazioni Unite e sta rispondendo all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia”. Insomma, l’Ue, ora che l’Ucraina è passata all’attacco, potrebbe anche spenderle meglio le proprie risorse…
Sempre secondo il servizio sostenuto dall’Ue, l’avanzata delle forze ucraine in Russia costituirebbe una “operazione legittima” mirata a sostenere la difesa dell’Ucraina e ristabilire l’integrità territoriale del Paese. In altre parole una espressione tipica del giornalismo da tifoseria.
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