Lotta libera, il Sogno olimpico di Simone Vincenzo Piroddu.
Dopo aver battuto il lottatore georgiano Givi Davidovi e staccato il pass per i due tornei di qualificazione per l’accesso alle Olimpiadi di Tokyo, il giovane atleta di lotta in Stile Libero, Simone Vincenzo Piroddu (Polisportiva Athlon Sassari 1988 asd), si prepara al torneo di qualificazione in programma a Budapest il prossimo 18 marzo: l’ultimo ostacolo per il coronamento del sogno olimpico del giovane atleta sassarese.
Ciao Simone, dalla rinuncia agli europei dello scorso anno, a causa di un infortunio al gomito, al pass per le qualificazioni alle prossime Olimpiadi di Tokyo. Come descriveresti questo momento?
Questo momento è senza dubbio una fase importantissima della mia vita. Io e la mia famiglia abbiamo investito e lavorato tanto per arrivare a questo punto ed ora si continua con grande impegno per cercare di concludere in bellezza.
Sai già chi sarà il tuo avversario nel prossimo incontro di qualificazione in programma il 18 marzo a Budapest?
Ho giusto qualche idea, niente di certo, è difficile capire chi ci sarà perché gli avversari potrebbero cambiare in ogni momento, dipende da molti fattori, soprattutto dal sorteggio di gara.
Partecipare alle Olimpiadi rappresenta per tanti sportivi il traguardo della vita. Cosa rappresenta per Simone il sogno olimpico?
Il sogno olimpico è il mio obiettivo, me lo sono imposto fin da piccolo.
Una domanda che si fanno in molti, in cosa consiste la preparazione di un lottatore di stile libero?
La preparazione atletica di un lottatore è molto vasta e soggettiva, dalla preparazione atletica generale, agli allenamenti di forza, tecnica e resistenza. Io più che altro mi concentro nello svolgere un buon taglio del peso, in modo tale da arrivare alla competizione “più in forma degli altri“.
In base allo sfidante cambia sensibilmente l’approccio all’incontro?
Certo! la lotta è bella per questo motivo. Ogni avversario ha punti deboli e punti forti, ognuno è diverso, ed è li che si vede il campione, cioè chi vince imponendo le proprie azioni ad ogni tipo di avversario.
Cosa rappresenta lo sport per te adesso e cosa potrebbe diventare nel tuo futuro?
lo sport è innanzitutto una passione ma, a certi livelli anche un lavoro, considerando che ora sono nel gruppo sportivo dell’Esercito Italiano. Il gruppo sportivo militare a cui appartengo ora mi aiuta a sostenere al meglio i miei impegni e spero in futuro di continuare a stare sempre nel giro della lotta anche dopo la fine della mia carriera agonistica, come allenatore o con altri incarichi.