Lotta allo spopolamento, tanto rumore per nulla.
Le idee migliori della sinistra si palesano sempre all’opposizione. Una realtà rivelata come ricordato recentemente dalla pretestuosa polemica del gruppo dei Progressisti circa i ritardi nell’erogazione delle risorse per il contrasto allo spopolamento dei piccoli comuni da parte della Giunta Solinas. Politiche, peraltro, decisamente discutibili in termini di impatto.
Ma questa è un’altra storia che, per contenuti, risulta essere poco accessibile per i principali esponenti della politica regionale.
Un fenomeno sociale, tornando all’emigrazione dalle aree rurali, che da sempre interessa in particolar modo i/le giovani sardi/e, ovvero il segmento della popolazione più dimenticato dalle politiche regionali e dagli stessi apparati di partito che, fatti salvi i club dei “giovani politici” delle varie sigle partitiche, ai quali è riservato il garbato ruolo di portatori d’acqua, nell’ottica di una politica dell’orticello, senza slanci e reali ambizioni, dedica da decenni scarsa attenzione al tema della gioventù.
Trascuratezza verso i giovani e le politiche giovanili resa imbarazzante – alla luce del mittente dell’ultima bordata politica – dall’azione svolta dal progressista Massimo Zedda durante i due mandati da primo cittadino del Comune di Cagliari. Sindaco, all’epoca, decisamente disinteressato verso l’innovazione dei servizi per i giovani del principale Comune della Sardegna e, in generale, poco incline alla creazione di politiche giovanili di qualità, nonché di interventi a contrasto del moto centrifugo dei/delle giovani dal Capoluogo.
Una dinamica, per certi versi, in linea con quanto proposto dall’odierna opposizione in Consiglio comunale da parte del gruppo dei Progressisti che, sul tema, ha preferito optare per la più banale indolenza, evitando il confronto con l’Esecutivo Truzzu, fatta eccezione per una interrogazione priva di mordente indirizzata all’allora assessora per le politiche giovanili, Rita Dedola. Il tutto nonostante la palese assenza di servizi innovativi per i giovani e l’ampia traction di proroghe “nelle more dell’affidamento della gara pubblica” facilmente riscontrabili nell’albo pretorio del Comune di Cagliari.
I giovani sono il futuro, ma non per questa sinistra!
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