L’opposizione batte un colpo, Truzzu: “Giunta Todde sei mesi di nulla”.

Nella speranza che qualcuno/a si sia già dimenticato dei 5 disastrosi anni al governo della Città di Cagliari – prova di amministrazione locale costata pesantemente al gruppo sardo di FdI – il capogruppo in Consiglio regionale del “partito di Giorgia”, Paolo Truzzu, attraverso una nota ha fatto il punto (soggettivo) sul primo semestre dell’attuale maggioranza regionale.

“Finora, di concreto abbiamo solo una variazione di bilancio e la moratoria sulle energie rinnovabili. Il primo era un atto scontato, mentre il secondo provvedimento, come ampiamente annunciato, si è rilevato assolutamente inutile. Adottato esclusivamente per guadagnare tempo e scaricare sul Governo nazionale la propria inefficienza e incompetenza – scrive Truzzu -. Nel frattempo un comparto primario come l’agricoltura è in ginocchio. Nonostante le accuse al Governo nazionale sulla crisi idrica, siamo l’unica Regione in crisi a non aver ancora proclamato lo stato di calamità naturale e le aziende sarde non possono accedere ai fondi nazionali. Per quanto riguarda i trasporti aerei, il bando sulla Continuità territoriale anziché risolvere i problemi li ha consolidati”.

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Argomentazioni in linea anche sul fronte della Sanità: “Il settore ha registrato un peggioramento delle sue condizioni e, oltre ad alcune bislacche proposte, i sardi non hanno ancora visto le soluzioni di Presidente e Assessore per affrontare i problemi dei Pronto soccorso, della carenza di personale e della medicina territoriale. Uniche novità: ha chiuso il pronto soccorso di Isili e la Giunta ha approvato un disegno di legge che prevede il commissariamento delle aziende sanitarie, così da rinviare ulteriormente la risoluzione delle criticità e proseguire nella strategia di occupazione del potere”. 

Detto da chi rappresenta un partito dimostratosi favorevole nella precedente Legislatura, esattamente nel settembre 2020 (ricordiamola la pandemia), allo scorporo del presidio ospedaliero A. Businco dall’Arnas Brotzu, è “tanta roba”.

“Nel nulla assoluto finora dimostrato, bisogna riconoscere alla Giunta Todde una concreta capacità nell’arte delle nomine. Dopo aver strillato per anni contro la creazione del ‘poltronificio’, appena occupate le stanze di viale Trento, non solo ne hanno usufruito abbondantemente, ma sono addirittura riusciti ad aumentare le ‘poltrone’. È preoccupante non intravedere una strategia, una logica, un progetto”.

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Ma di quale progettualità o di alta politica si parla? Forse dei tanti ‘emendamenti puntuali’ approvati nella scorsa Legislatura? O delle poco tempestive, per usare un eufemismo, modalità operative confermate settimanalmente dal Consiglio regionale nel corso del mandato Solinas? Esperienza di governo, val la pena di ricordarlo, della quale FdI è stata una forza della coalizione fino al mese di novembre 2023? Poi sappiamo com’è andata

Filipicca contro la Giunta, infine, con si conclude con le note letterarie: “La Giunta vive alla giornata, inseguendo il tema del momento e attaccando il Governo Meloni nella speranza di far dimenticare la propria inconsistenza. Si chiude a riccio davanti alle critiche e alle osservazioni, dimenticando la massima di Seneca: ‘non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare’. A meno che dar vita a continue polemiche nazionali, utili per crearsi una ribalta personale, non indichino come il ‘marinaio’ sappia già dove andare, una volta fallita la sua stagione alla guida della Regione Sardegna”, conclude il Capogruppo di Fratelli d’Italia.

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Che dire! Dal 2019 al 2024, Truzzu sarà stato pure impegnato nel Governo della Città, ma, rimanendo nel perimetro del “nulla”, la scarsa produzione normativa (129 leggi approvate in 5 anni) e, soprattutto, l’impugnazione di 23 di esse da parte del Governo nazionale (anche da parte di quello “amico”) rilevata nel corso dell’ultima esperienza politico-amministrativa nella Regione Sardegna, dovrebbe forse portare a rivedere la “caratterizzazione degli enunciati politici” tra gli epigoni del “Partito di Giorgia”.