L’Onc conferma l’inammissibilità dell’associazione Csv Sardegna Solidale.
Lo scorso 28 ottobre l’Organismo Nazionale di Controllo, presieduto da Francesco Profumo, ha deciso di non confermare l’accreditamento dell’associazione Csv Sardegna Solidale, ponendo fine all’esperienza ultraventennale di Sardegna Solidale e decretando la fine della gestione dei ‘volontari per volontari’ del Centro di servizio isolano.
Nello specifico, l’Organismo Nazionale di Controllo ha ritenuto che l’associazione Sardegna Solidale non avesse titolo per poter essere accreditata e ciò perché non era il soggetto a cui oltre vent’anni fa, il Co.Ge. della Sardegna e la Regione Sardegna avevano affidato il compito di organizzare e gestire il Centro di servizio per il volontariato.
Non è bastata la mobilitazione di 267 sindaci e, soprattutto, le migliaia di firme raccolte negli ultimi mesi. Una ‘mazzata’ che arriva proprio nel pieno della seconda ondata della pandemia e che si pone in netta controtendenza rispetto ai continui proclami alla solidarietà e al sostegno delle organizzazioni di volontariato.
“Quella dell’Onc, fanno sapere dal Csv Sardegna Solidale, è dunque una decisione ingiusta e irrispettosa della storia e dell’identità del Csv Sardegna Solidale che, con un vero e proprio cavillo interpretativo, ‘smontato’ dai rappresentanti di Sardegna Solidale nel corso dell’audizione del 9 settembre, cancella l’esperienza del Csv sardo, unico in Italia interamente gestito da volontari (compreso il Direttore-volontario) e da organizzazioni di volontariato”.
A ritenere “inaccettabile” la decisione dell’Onc, giunta lo scorso 29 luglio, di non accreditare Sardegna Solidale era stata per prima la Conferenza Episcopale Sarda che lo scorso 3 agosto con una nota aveva chiesto “un ripensamento della decisione adottata”, ritenuta “ingenerosa per tutti coloro che si impegnano – particolarmente in questa fase storica – a trovare soluzioni di unità e di fraternità per la nostra gente”.
Una decisione ingiusta che ha registrato anche la mobilitazione a favore di Sardegna Solidale di ben 267 sindaci della Sardegna, per i quali “le organizzazioni di volontariato, anche grazie al supporto loro offerto dal Csv Sardegna Solidale, rappresentano un prezioso strumento che opera ed interviene anche dove le istituzioni non riescono o non arrivano”.
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