Lombardia: la proposta di legge sui giovani al vaglio del Consiglio regionale. Attilio Fontana: “Approvare la legge entro i primi mesi dell’anno”.

La Giunta della Regione Lombardia ha approvato, lo scorso 21 dicembre, il progetto della prima legge regionale sui Giovani. Il testo, mira a introdurre una riforma strutturale sulle politiche giovanili in Lombardia. La proposta – per la quale è prevista una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro -, adesso dovrà superare l’esame del Consiglio regionale. Un passaggio fondamentale che potrebbe portare ad aggiungere un nuovo tassello verso una legislazione attenta ai giovani italiani all’interno del deprimente paradigma italiano o, come spesso si è riscontrato nelle precedenti legislature dei vari consigli regionali d’Italia, dimostrarsi come l’ennesimo intervento autoreferenziale circa la centralità dei giovani nella politica del Paese.

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Per il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, però si respira un certo ottimismo circa il buon esito dell’iter legislativo: “Un provvedimento ‘per’ i giovani’ e scritto ‘con’ i giovani”. L’obiettivo è di approvare la Legge in Consiglio entro i primi mesi dell’anno”.

Una proposta di legge che prevede una serie di interventi che permetteranno di razionalizzare e rilanciare le politiche regionali “destinate alle ragazze e ai ragazzi lombardi tra i 15 e i 34 anni, nonché promuovere la loro autonomia, consapevolezza e partecipazione alla crescita della comunità”, ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini.

“All’interno della legge – ha proseguito Bolognini – ci sono temi di stretto interesse per i giovani lombardi. Temi emersi anche nel corso degli incontri svolti durante tutto l’anno nei territori, come il lavoro, la formazione, l’istruzione e la sostenibilità ambientale. Abbiamo voluto che i ragazzi lombardi partecipassero sin dall’inizio al percorso di stesura della legge. E si sentissero protagonisti, coinvolgendoli e ascoltandoli, secondo un modello innovativo che auspico sia da esempio al resto del Paese”.

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foto Regione Lombardia