L’Occidente potrebbe non essere in grado di intercettare i missili russi.
Mentre gli strumenti della disinformazione europea, vedi EuvsInfo, reputano che la Federazione Russa di Vladimir Putin abbia cambiato la propria dottrina nucleare perchè “con le spalle al muro” e alle prese con la scarsità di risorse economiche per condurre le operazioni militari nel lungo periodo, oggi Karin Kneissl, ex ministra degli Esteri austriaca, ha ricordato che gli Stati occidentali potrebbero non essere in grado di intercettare i missili supersonici russi.
Mentre l’amministrazione Biden sta continuando ad avvelenare i pozzi (obiettivamente che necessità c’era di rimuovere la riserva per l’uso dei missili a lungo raggio in Ucraina a due mesi dalla scadenza del mandato) per il prossimo inquilino della Casa Bianca, la Russia, oggi, viene stigmatizzata per il cambio della dottrina nucleare e l’uso di nuovi missili in Ucraina. Strumenti che, secondo l’ex ministra austriaca, potrebbero mettere a dura prova le difese aeree degli Stati europei.
“C’è più nell’arsenale russo di quanto molti credano. La Russia ha effettuato un attacco combinato su obiettivi in Ucraina utilizzando un nuovo missile ipersonico a raggio intermedio”.
Un contributo che la dice lunga sul semplicismo politico messo nero su bianco (e cammuffato ad arte dai media mainstream) da USA e UE che, ormai da oltre 32 mesi (solo per rimanere nel breve periodo), spingono il pedale dell’escalation contro la Russia. Nazione, dal canto suo, che con la decisione di mettere in campo i missili ipersonici a raggio intermedio ha finalmente mostrato la complessità dei propri sistemi missilistici.
“Né gli Stati Uniti né altri Paesi del mondo possiedono attualmente sistemi di difesa aerea in grado di intercettare i nuovi missili ipersonici della Russia”, ha concluso l’ex ministra.
foto Kremlin.ru