Corruzione al Parlamento europeo, La Sinistra: “Tutelare prestigio istituzioni Ue”.
Le rivelazioni sul recente Qatargate e gli scandali che hanno interessato ex eurodeputati/e hanno indubbiamente danneggiato il prestigio del Parlamento europeo e dell’UE, alimentando il già profondo antieuropeismo nei diversi Stati membri. A chiedere un maggiore controllo sulle azioni di lobbying da parte di Stati nazionali e big player, sulla base di tali interferenze, l’eurodeputata de La Sinistra Stellios Kouloglou ha chiesto alla Commissione di riferire se Eva Kaili o qualche altra persona coinvolta nello scandalo si è rivolta a funzionari delle istituzioni Ue o a Commissari per esercitare pressioni o prendere posizioni a favore del Qatar.
In risposta all’interrogazione, la Vicepresidente della Commissione europea, Vera Jourová, ha ricordato che i membri e il personale delle istituzioni dell’UE hanno molti contatti regolari con i membri del Parlamento europeo. Tra questi, ha ricordato l’esponente dell’Esecutivo von der Leyen, “vi sono i contatti istituzionali con l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili”.
“In nessun caso ciò può essere interpretato come una pressione sulla Commissione. La Commissione confida nel fatto che le indagini in corso da parte delle autorità competenti portino alla luce eventuali tentativi illegali di influenzare il processo decisionale dell’Unione europea e che collaborerà con le autorità competenti laddove esse lo ritengano necessario”.
La Commissione, guardando l’attuale quadro normativo, in materia di trasparenza e rapporti con i rappresentanti di interessi dovrebbe richiede a tutti i suoi membri, ai membri del loro gabinetto e ai direttori generali della Commissione di incontrare solo i rappresentanti di interessi che sono registrati nel famoso (non per tutti) Registro per la trasparenza e di pubblicare le informazioni relative a tali incontri.
“Le norme interistituzionali sul Registro per la trasparenza – prosegue la Jourová – forniscono già il quadro di riferimento per rafforzare le norme di trasparenza Secondo l’accordo interistituzionale, Parlamento, Consiglio e Commissione possono adottare misure di trasparenza condizionali o complementari mediante decisioni individuali, sulla base dei loro poteri di organizzazione interna”.
foto Copyright European Parlaiment source EP 2021, foto Philippe Buissin