Liste d’attesa: i sindacati bocciano la riforma “funzionale” ma ora c’è il RUAS.

L’autocelebrazione del proprio agire politico prosegue dalle parti della presidenza della Regione Sardegna. Mentre i sindacati dei medici e degli infermieri, tra ieri e oggi, bocciavano in commissione sesta il progetto di riforma “funzionale” della sanità sarda, la presidente decaduta, si felicitava per la costituzione di una unità di supporto del Responsabile Unico Regionale dell’Assistenza Sanitaria, ovvero l’ennesimo tentativo di complicare il già complicato quadro dell’assistenza sanitaria in Sardegna e offrire nuovi sbocchi a figure di spicco di un partito di maggioranza: “Dopo la costituzione dell’Unità Centrale di Gestione dell’Assistenza Sanitaria in capo all’Assessorato alla Sanità ed in seguito alla nomina del professor Luigi Minerba quale Responsabile Unico regionale dell’Assistenza Sanitaria, entriamo adesso in una nuova fase operativa con l’istituzione dell’Ufficio che dovrà rafforzare il ruolo del RUAS, dando gambe alle sue funzioni di indirizzo e controllo e alle proposte che di volta in volta verranno sottoposte al decisore politico”, ha dichiarato nell’occasione la presidente “decaduta”.

LEGGI ANCHE:  Medicina generale, ecco il nuovo bando regionale. Ma per anni graduatorie bloccate.

Nel frattempo del nuovo ufficio si sa che “avrà compiti di supporto alle attività del RUAS attraverso il monitoraggio dei tempi d’attesa, nelle richieste di interventi di controllo, nella costruzione degli indirizzi e delle indicazioni alle Aziende sanitarie, nella predisposizione dei contenuti e provvedimenti da sottoporre all’Assessore alla Sanità, nella raccolta di dati, report ed atti provenienti dalle Aziende del Servizio Sanitario Regionale, nella costruzione di dossier e relazioni da sottoporre all’Unità Centrale di Gestione (UCG) al cui vertice siede l’Assessore alla Sanità. Non si tratta dell’unica novità: all’interno della stessa UCG i ruoli finora ricoperti dai Direttori Sanitari saranno affidati a professionisti dell’area sanitaria ed amministrativa coinvolti nella funzione e nominati con decreto dell’Assessore alla Sanità”.

LEGGI ANCHE:  Tpl: abbonamenti scontati per gli studenti delle Marche.

Sorprende, tuttavia, l’assenza della promozione del cosiddetto percorso di tutela proprio in merito al contrasto dei tempi lunghi delle liste d’attesa. Roba, però, da alta politica non da Campo largo. Lo stesso, va evidenziato con l’esclusione del M5S fuori dalla Giunta Pigliaru, che di fatto ha creato le premesse per i problemi di oggi, tra l’altro, della medicina territoriale.

Basterebbe guardare, per i cultori della materia, l’ultima annualità legata allo scorrimento delle graduatorie dei medici di Medicina Generale che, al termine dell’esperienza Pigliaru del 2019, era rimasta ferma al 2013. E oggi non si trovano medici di Medicina Generale neanche nei grandi comuni dell’Isola.

LEGGI ANCHE:  Regionali Sardegna, Soru ribadisce la lontananza con il Campo largo.

Ma si, dalle parti di via Oslavia, si può continuare a celebrare l’ennesima “fuffata”!