L’Inps non paga la quarantena, Simone Testoni: “Pericolo per i lavoratori”.

Con una circolare di inizio agosto, ha ricordato oggi Simone Testoni dell’Ugl Sardegna, per l’Inps la quarantena non è più considerata una malattia per tutto il 2021, quindi anche con effetto retroattivo, a causa della mancanza di risorse per coprire le indennità: “Con una sorprendente nota del 6 agosto scorso – spiega il segretario regionale dell’UGL – l’Inps ha comunicato che per il 2021 non sono state stanziate risorse per le indennità di malattia in caso di quarantena per i dipendenti privati entrati in contatto con un positivo Covid.
Incredibilmente, ad agosto e con effetto retroattivo, l’isolamento che prima era parificato alla malattia e quindi pagato dall’Inps ora non lo è più di fatto”.

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Lo stesso Istituto, riferisce ancora la UGL ha chiarito anche che “non saranno corrisposti i trattamenti economici previsti dal decreto Cura Italia ed equiparati a quanto previsto in caso di malattia comune” ai lavoratori in quarantena”. A conti fatti, per il segretario dell’UGL, “chi non riceverà per l’intero 2021 la copertura economica per l’assenza dovuta a quarantena e si troverà senza stipendio e senza contributi sono soprattutto quei lavoratori che non possono in alcun modo svolgere attività da remoto, come ad esempio operai, magazzinieri, muratori, commessi, cassieri, educatori delle coop sociali. Proprio chi è stato in prima linea durante il lockdown”.

Un rischio che potrebbe interessare anche altre categorie di lavoratori secondo il rappresentante del sindacato: “Esiste un ulteriore pericolo, che le autorità sanitarie dovrebbero valutare con grande attenzione. Molti lavoratori entrati in contatto con un positivo potrebbero essere disincentivati a segnalare questa loro condizione, dato che comporterebbe un’assenza non retribuita dal lavoro”. Il risultato sarebbe dunque “porre le condizioni per un’ulteriore estensione di Covid tra i colleghi”.
 
Da qui l’appello al Presidente della Regione Sardegna, dove sarebbero circa 9500 i dipendenti colpiti dal provvedimento dell’Inps: “Data la sua autorevolezza e il ruolo di autorità sanitaria della Regione chiediamo un suo intervento in merito a questa vicenda, conclude Testoni, affinché il Governo intervenga”.

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