L’Inpgi (tranne l’Inpgi2) verso l’INPS, Marina Macelloni: “Resterà presidio di difesa della professione”.

“Con il passaggio in Inps, siamo riusciti a ottenere la migliore soluzione possibile, perché sia giornalisti dipendenti che pensionati saranno garantiti dalla previdenza pubblica. L’Inpgi continuerà ad esistere e si trasformerà, rimanendo un presidio fondamentale di difesa e tutela di questa professione”. Così Marina Macelloni, Presidente dell’Inpgi, è intervenuta al seminario “L’Inpgi passa all’Inps”, tenutosi lo scorso 4 febbraio per fare il punto sull’incorporamento, dal 1° luglio 2022, dell’istituto di previdenza dei giornalisti all’interno dell’INPS. Un nuovo corso, però, che non interesserà l’Inpgi 2, ovvero il fondo dei giornalisti che svolgono lavoro autonomo, che sarà lasciato fuori dall’inglobamento nell’Inps.

Mimma Iorio, Direttrice Generale dell’Inpgi, ha poi ripercorso la storia dell’ultimo mezzo secolo dell’istituto previdenziale: “In tutti questi anni l’Istituto ha cercato di interpretare al meglio il ruolo che la costituzione ci ha riconosciuto ovvero assicurare la previdenza e l’assistenza dei giornalisti. In questi ultimi anni – ha proseguito la Iorio -, abbiamo visto triplicati i nostri interventi nell’erogazione delle disoccupazioni, casse integrazioni e contributi di solidarietà che sono passati da zero a +700%”.

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Seminario che ha visto l’intervento del Presidente dell’Inps Pasquale Tridico, per il quale “sono state messe in campo le migliori soluzioni per la transizione dell’Inpgi all’Inps. Dal 1° luglio 2022 per i giornalisti dipendenti varranno le stesse regole che valgono per i lavoratori del Fondo lavoratori dipendenti. Questo governo ha realizzato il miglior compromesso possibile contemperando anche le legittime aspettative dei lavoratori autonomi, dell’indipendenza della categoria dei giornalisti. Aver lasciato fuori l’Inpgi2 lascia il presupposto per un’evoluzione privatistica della professione”.

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