Lingua blu, FdI chiede la convocazione di Satta e Bartolazzi.
Incapaci di risolvere il “semplice” problema della movimentazione degli animali durante i mesi estivi – al quale è stata messa una pezza solo recentemente – oggi, all’opposizione, le vecchie forze di maggioranza si riscoprono paladine del mondo delle campagne.
Settore agricolo sardo, come ormai noto, flagellato dall’epidemia di lingua blu e per il quale, scrivono in una nota i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, serve “una risposta rapida ed efficace”. Da qui la richiesta di FdI Sardegna per convocare urgentemente gli assessori regionali dell’Agricoltura e della Sanità “affinché possano riferire sui provvedimenti e sulle iniziative che la Regione ha deciso di intraprendere”.
Insomma, si prevedono tempi distonanti con le trame dei film di successo…
Nel frattempo la crisi ‘va bene’ per dare un segno di vita all’interno del Consiglio regionale e chiedere “una campagna di prevenzione adeguata” sia per i capi ovini che bovini e, ancora, intervenire per dare gambe alle erogazioni dei pagamenti per i ristori “delle spese della vaccinazione” e “per le perdite subite negli anni scorsi”, scrivono i consiglieri del “partito di Giorgia”.
Puntualità ed efficenza richieste oggi a gran voce per il mondo agricolo, ma che si sono viste poco nel periodo 2019-2023, quando al Governo della Regione c’era il centrodestra. Ma si sà, nella narrativa politica sono irrinunciabili i cosiddetti problemi di memoria e gli altrettanto noti “doppi standard” di valutazione delle performance.
Nota, infine, che si conclude con la puntualizzazione del sindaco della città di Cagliari più criticato della storia degli ultimi 5 lustri, circa la “gravezza del momento”: “La situazione – si legge nella nota di Paolo Truzzu – è grave e sta determinando una comprensibile preoccupazione per il futuro tra gli allevatori, perciò sollecitiamo interventi concreti che possano aiutare le aziende a contenere le perdite e un maggiore coinvolgimento e confronto con le associazioni di categoria”.