“Let’s save the planet”, Abici cerca 2 giovani sardi/e per il Portogallo.
L’associazione sarda ABICI prosegue la selezione per la partecipazione allo scambio giovanile “Let’s save the planet”, in programma dal 23 al 30 ottobre 2023 nella bellissima cittadina di Ponte de Lima in Portogallo. Nella città portoghese, situata lungo il Cammino Portoghese che da Lisbona porta a Santiago di Compostela, i/le partecipanti saranno impegnati in attività di formazione sui temi della sostenibilità e dell’ambiente in compagnia di coetanei provenienti dal Portogallo, Spagna, Polonia, Repubblica della Macedonia del Nord, Slovacchia e Ungheria.
Nel corso dello scambio giovani e operatori giovanili, ancora, discuteranno con portatori di interesse locali sul tema della difesa del pianeta e sulle modalità di adattamento del nostro stile di vita alle risorse ambientali disponibili.
Tutte le attività del progetto saranno realizzate attraverso i metodi dell’educazione non formale e sono previste attività all’interno di contesti naturalistici nazionali.
Tra i requisiti richiesti ai partecipanti (2 le posizioni rimaste), per i quali non sono previsti costi di partecipazione e quote di iscrizione, l’interesse per la tematica della sostenibilità e l’attitudine al dialogo e alla comprensione reciproca.
“La partecipazione è aperta a giovani sardi di ambo i sessi di età compresa tra 17 e 30 anni – spiega Gabriele Frongia dell’Associazione ABICI – e le spese di partecipazione saranno totalmente a carico del programma europeo per la gioventù Erasmus+. Riteniamo sia una splendida occasione per i/le giovani sardi/e parteciparvi alla luce dei crescenti problemi collegati alla tematica del progetto, ovvero la sostenibilità ambientale, e alla depauperazione delle opportunità di inclusione dei ragazzi/e dell’Isola, tali da rendere più remote le possibilità di vivere esperienze all’estero. Aspetto, quest’ultimo, ignorato dalla maggioranza e dalla minoranza “presente” nell’ultima Legislatura in Consiglio regionale. 60 esponenti bipartisan – conclude Frongia – che con la loro inerzia hanno dimostrato inequivocabilmente il proprio menefreghismo verso la questione giovanile nell’Isola”.
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