L’Esecutivo (illegittimo dal 24 maggio) di Zelensky perde pezzi. Kuleba presenta lettera di dimissioni.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba ha presentato alla Verkhovna Rada, il Parlamento monocamerale ucraino, una lettera di dimissioni. Atto, come ricordato oggi da Ruslan Stefanchuk, presidente della Verkhovna Rada che sarà discusso “nelle prossime sessioni del Parlamento”.

Lettera nella quale l’esponente del Governo di Kiev, illegittimo dal 24 maggio, non ha indicato alcuna motivazione, lasciando agli speculatori i ragionamenti sulle cause del malessere del ministro degli Esteri ucraino.

Probabile, però, che Kuleba venga sostituito a stretto giro da un rappresentante dell’Ufficio presidenziale. Chissà, magari “caldeggiato” da qualche nota superpotenza mondiale…

Nel frattempo il Governo del (pessimo attore) Zelenskyy perde pezzi. Ieri, infatti, hanno presentato le lettere di dimissioni il ministro della Giustizia, Denis Malyuska, il ministro delle Industrie Strategiche, Alexander Kamyshin, il ministro della Protezione Ambientale e delle Risorse Naturali, Ruslan Strelets, e le vice ministre per l’Integrazione Europea ed Euro-Atlantica, Olga Stefanishina, e della Reintegrazione dei territori occupati ucraini, Irina Vereshchuk.

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Out anche Rostislav Shurma, vice capo dell’Amministrazione Zelensky.

Che si sia trattato di uno “sforzo necessario per dare nuovo vigore alle istituzioni dello Stato” oppure dei soliti desiderata dei big player internazionali visto l’approssimarsi delle elezioni presidenziali americane e l’esigenza di aprire il campo a nuovi scenari?

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