L’Erasmus per giovani imprenditori spegne 15 candeline. Ma il supporto finanziario resta scarso.

La Commissione europea celebra oggi il 15° anniversario del programma Erasmus per giovani imprenditori ( EYE), un’iniziativa unica concepita per plasmare il futuro dell’imprenditorialità in tutta Europa. Questo traguardo evidenzia il successo dell’incontro EYE nell’incoraggiare la collaborazione internazionale, arricchire le capacità imprenditoriali e stimolare l’innovazione.

Analogamente a quanto fa Erasmus+ nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, il programma EYE offre ai nuovi e potenziali imprenditori un’opportunità unica di beneficiare di scambi internazionali volti a tradurre idee innovative in realtà. Aiuta, meglio dei vari uffici delle camere di commercio all’estero, a superare gli ostacoli iniziali all’avvio e alla gestione di un’impresa, facilitando al contempo la crescita internazionale e la creazione di partnership commerciali. I partecipanti acquisiscono una preziosa formazione sul posto di lavoro e sviluppano le proprie capacità imprenditoriali attraverso una collaborazione vantaggiosa per tutti con un imprenditore ospitante esperto all’estero, della durata da uno a sei mesi. L’UE offre sostegno finanziario per coprire le spese di viaggio e alloggio, garantendo l’accessibilità del programma.

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Gli imprenditori ospitanti esperti beneficiano delle nuove prospettive e competenze offerte da imprenditori nuovi e motivati. Questa collaborazione apre la strada all’esplorazione di idee innovative che possano far crescere le loro attività, consentendo l’internazionalizzazione, l’accesso a nuovi mercati e la formazione di nuove partnership, rafforzando così il loro vantaggio competitivo.

Ad oggi, il programma ha creato quasi 12.000 scambi commerciali in più di 45 paesi. L’anno 2023 ha raggiunto il massimo storico con oltre 5.000 domande, a dimostrazione del notevole successo del programma. Il programma EYE ha raggiunto un elevato tasso di soddisfazione: il 98% dei nuovi imprenditori lo consiglia e il 92% dei partecipanti mantiene i contatti dopo lo scambio. Inoltre, il 20% degli imprenditori ospitanti prevede di avviare attività commerciali congiunte con nuovi imprenditori.

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La Commissione è impegnata a rafforzare il programma EYE in futuro, garantendo che continui a sostenere gli imprenditori emergenti e contribuisca a un ecosistema economico europeo resiliente e innovativo. Un aspetto, quest’ultimo, tenuto in scarsa considerazione dalla stessa Commissione von der Leyen che, negli anni, non ha certo cambiato le deprimenti tabelle relative al supporto economico dei nuovi imprenditori, nonostante una crisi pandemica e un incontrovertibile aumento del costo della vita come riscontrato nel corso della crisi energetica prodotta dalla guerra in Ucraina e, specialmente, dalla speculazione del settore.

Sicuramente, giusto per fare un esempio, un sostegno finanziario di circa 720 euro mensili in un Paese come la Croazia dove, con l’avvento dell’Euro il costo della vita è triplicato, non può rappresentare una condizione appetibile. Bisognerà, perciò, continuare a leggere improbabili dichiarazioni dell’Esecutivo von der Leyen, sempre più impopolare e autocelebrativo.

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