L’Emilia-Romagna si conferma Benchmark per le politiche giovanili.
La Giunta di Stefano Bonaccini, ha approvato due bandi per il finanziamento di nuovi percorsi formativi per i giovani, con l’obiettivo di sostenere un’offerta formativa per qualificare e accrescere le competenze di coloro che, in Emilia-Romagna, operano nell’industria cinematografica e audiovisiva, nel sistema dello spettacolo dal vivo e nel settore musicale.
Ennesima buona pratica, promossa dalla Giunta Bonaccini, mirata a intercettare le potenzialità occupazionali di queste aree professionali e, al contempo, favorire processi di innovazione e crescita del territorio regionale, specialmente per i giovani del territorio.
Attraverso l’uso virtuoso delle risorse europee (non come si fa in Sardegna dove manca anche il direttore del Centro regionale di programmazione), in particolare del fondo Fse Plus 2021-2027, sono stati stanziati complessivamente 5,5 milioni di euro per la progettazione di azioni formative specifiche, anche valorizzando collaborazioni con imprese e istituzioni del territorio.
L’avviso per progetti di formazione per lo spettacolo dal vivo e il settore musicale è finanziato con 3 milioni e 500 mila euro, mentre quello per il cinema e l’audiovisivo è finanziato con 2 milioni di euro. “Un sostegno allo sviluppo e al rafforzamento della filiera delle industrie culturali e creative, con particolare attenzione ai giovani e alle donne“, si legge nella nota della Giunta Bonaccini.
“A partire dalla formazione si accompagnano i processi di innovazione, specializzazione intelligente, transizione digitale e di attrattività degli investimenti. Un impegno – spiegano gli assessori regionali Vincenzo Colla (Formazione e Lavoro) e Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio) – assunto con la sottoscrizione del Patto per il Lavoro e per il clima che punta a fare dell’Emilia-Romagna una capitale dell’industria culturale e creativa a partire dalla conoscenza e dai saperi. Una metropoli policentrica della creatività e delle arti che si rinnovano grazie alle tecnologie, si aprono a un nuovo pubblico nonché in grado di rigenerare il patrimonio storico e le periferie attraendo giovani, vincendo la sfida con le grandi realtà europee. Questo attraverso un investimento in alta formazione specialistica, il consolidamento della rete teatrale, il rafforzamento delle filiere cinema, musica e editoria, il sostegno alla produzione culturale diffusa”, concludono gli assessori.