Legge 7, Cesare Moriconi: “Ennesima legge regionale scritta male”.
Non si tratterebbe di accanimento del Governo centrale ma bensì di inadeguatezza istituzionale dell’attuale maggioranza regionale. Questo in sintesi il commento dell’esponente regionale del Partito Democratico Cesare Moriconi, intervenuto sulla recente impugnazione del Governo Draghi della Legge regionale 7, in materia di riforma di Enti Locali che, di fatto, ha portato alla dodicesima contestazione di legge dall’inizio della legislatura. Una certificazione di incapacità legislativa che non lascia spazio ad alcuna considerazione di segno contrario: “Macché attacco dello Stato – spiega Moriconi – è solo l’ennesima legge regionale scritta male. Non può essere che le impugnative sono giuste quando ci fanno comodo e politiche, invece, quando non piacciono”.
Legge 7 valutata dall’attuale Esecutivo nazionale come incompatibile con la normativa statale ed europea vigente nella stessa materia, ricorda Moriconi: “Sono le regole fondamentali su cui si fonda il nostro Stato. Il Governo agisce semplicemente in ottemperanza all’articolo 127 della Costituzione. Lo ha sempre fatto e dovrà farlo sin che la Costituzione resterà vigente. Altro che attacco dello Stato – prosegue – l’istruttoria delle leggi regionali, poi impugnate con delibera del Consiglio dei Ministri, è curata dai dirigenti del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, non da leader di forze politiche amiche o avversarie”.
“Sarebbe più utile – conclude Moriconi – se si scrivessero meglio queste leggi regionali, anziché ipotizzare improbabili attacchi dello Stato a danno dell’autonomia della nostra regione, come se lo Stato non avesse di meglio da fare che smontare le leggi approvate dal Consiglio regionale della Sardegna”.
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