Le prime immagini della ricostruzione dell’abito nuziale di Grazia Deledda.

Abito Grazia Deledda
L’abito nuziale di Grazia Deledda ricostruito dall’ISRE

“Abbiamo riportato un pezzo di Grazia a Nuoro, è stata una prova ardua di grande responsabilità”. Questo il commento di Giuseppe Pinu, direttore dell’Istituto Moda Immagine di Nuoro, sulla ricostruzione dell’abito nuziale di Grazia Deledda, indossato per le nozze della scrittrice con Palmiro Madesani. 

Abito, ricordano dall’ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico -, che resterà esposto al pubblico nella casa Museo di Grazia Deledda a Nuoro.

“Sono soddisfatta e onorata di aver realizzato questo lavoro” spiega Lucia Cherchi, la docente dell’Istituto Moda e immagine che ha fisicamente realizzato l’opera di ricostruzione dell’abito. “E’ un vestito di taffetà, un tessuto pregiato, tradizionalmente di seta, dalla foggia tipica dei primi del Novecento, la fodera in lana e le perline, che sono state applicate una per una, in un lavoro di ricamo lungo e faticoso, a renderlo scintillante come nella descrizione deleddiana”. 

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Il vestito viene descritto minuziosamente dalla scrittrice dal marito a pochi giorni dalle nozze con una lettera che recita così: “Il vestito argento lilla sarà guarnito di perle: figurati lo scintillio; ti offuscherò addirittura, a meno che anche tu non ti metta le spalline e quella terribile sciabola di cui io ho tanta paura”.