Le parole di coach Gianmarco Pozzecco in vista della sfida con Trieste.

La Dinamo Banco di Sardegna si prepara al debutto casalingo di domani contro la Pallacanestro Trieste. Un debutto particolarmente sentito dal coach triestino della Dinamo Banco di Sardegna, Gianmarco Pozzecco.

“Prima di parlare della sfida con Trieste voglio fare un passaggio sulla partita di Pesaro: ribadisco quanto detto dopo la partita con la Vuelle, con i complimenti a una squadra allenata da un maestro e a giocatori che hanno dimostrato quanto siano forti. Sono convinto sia stata una bella sfida, con il risultato in bilico fino alla fine, e credo sia stato un bello spot per il basket: mi dispiace aver letto qualche dichiarazione polemica relativi ai tiri liberi. Credo che sia naturale, con una squadra come la nostra, che si vada più sotto canestro e che nonostante l’assenza di Tillman fossimo strutturati per farci trovare pronti in area. Mi dispiace perché credo che la partita sia stata bellissima, con grande fairplay in campo e confermo i complimenti per una squadra come Pesaro che sta facendo bene e sta dimostrando che in questa stagione potrà dire la sua”.

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“Sono triestino e conosco l’entusiasmo che la pallacanestro vive lì. Credo che ci sia stata grande lungimiranza da parte del club unito all’ottimo lavoro fatto da coach Dalmasson che ha portato la squadra dalle categorie inferiori fino alla principale ribalta nazionale. È una realtà estremamente positiva, ho visto la partita con Cremona, ho seguito qualche sfida di supercoppa: è un bel gruppo, sanno dove vogliono andare e fanno di una grande intensità difensiva il loro marchio di fabbrica. Hanno parecchi giocatori che possono ergersi a protagonisti, uno è sicuramente Tommaso Laquintana che ho avuto il piacere di allenare, al quale sono molto legato e che seguo sempre. Trieste è una squadra temibile, domenica ci aspetta un’altra battaglia perché -come ho ripetuto- noi siamo un po’ un cantiere aperto perché abbiamo cambiato e fatto di necessità virtù, con diversi infortuni e poca possibilità di allenarci. Ma non ci piangiamo addosso, è un discorso che sento di dover fare al sardo perché so quanto questo popolo sia legato alla Dinamo e quanto le soddisfazioni della squadra possano dare piacere ai tifosi. Intanto domenica rientrerà Stefano Gentile, che è una pedina di grande peso per noi, e questo processo sta accelerando anche se manca l’ultimo tassello che è Justin. Ho visto i ragazzi estremamente concentrati in allenamento, siamo contenti dello spirito che stanno dimostrando ancor di più dopo la vittoria di Pesaro: abbiamo giocatori legati a quello che fanno e ovviamente le vittorie ci danno energia”.

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Domani, contro la squadra triestina, sarà un debutto a ranghi ridotti per via delle disposizioni a contrasto del contagio da Covid-19: “Sono contento per le persone che potranno assistere alla partita e dispiaciuto per chi non potrà esserci, ma siamo consapevoli che con la capienza ridotta il pubblico non penso possa condizionare il match. Ovviamente i giocatori non potranno vivere in questa prima fase il trasporto di avere un pubblico per quanto presente. Ovviamente il discorso del pubblico può essere un problema per le società sono sicuro che il nostro club abbia fatto le giuste valutazioni molto tempo prima perché abbiamo un presidente lungimirante e un main sponsor attento. La prima cosa che conta in questo momento è la sopravvivenza della pallacanestro che riguarda tante persone, giocatori allenatori addetti ai lavori che potrebbero piangerne. Spero che non coinvolga nessuna squadra di serie A”.

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foto Niccolò Caranti commons wikipedia