Le “idee” per la sicurezza stradale del Governo Meloni. Attesa ok Parlamento.

Ieri, in via preliminare, il Cdm ha approvato l’introduzione di nuovi interventi in materia di sicurezza stradale. Prevista l’apposizione sulla patente del conducente condannato per guida con tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 1,5 grammi per litro del codice 68, che comporta la prescrizione del divieto assoluto di assumere bevande alcoliche alla guida. In tali casi, si prevede anche che il prefetto imponga al condannato di sottoporre la patente a revisione con visita medica.

Aumentate di un terzo le sanzioni previste per la guida sotto l’influenza di alcool nei confronti del conducente sulla cui patente sia stato apposto il codice 68. Le medesime sanzioni sono raddoppiate in caso di alterazione o manomissione o rimozione dei sigilli del dispositivo “alcolock”. 

In materia, viene aggiornata la disciplina della gradualità delle patenti di guida prevedendo l’obbligo di utilizzo del cosiddetto alcolock, il dispositivo da installare sui veicoli in uso ai soggetti condannati per guida in stato di ebbrezza, che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero. I titolari di patente rilasciata in Italia, rispetto ai quali è imposto il divieto assoluto di assumere bevande alcoliche alla guida possono guidare, sul territorio nazionale, veicoli a motore delle categorie internazionali M o N, solo se su questi veicoli è stato installato a proprie spese il dispositivo alcolock. 

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Sull’assunzione di sostanze stupefacenti alla guida, per il perfezionamento del reato, sarà sufficiente che un soggetto si metta alla guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, pur non essendo in stato di alterazione. 

Prevista la facoltà per gli organi di polizia stradale che hanno sottoposto il conducente agli accertamenti preliminari con esito positivo e non dispongono ancora dell’esito degli esami di secondo livello effettuati da laboratori accreditati, di impedire allo stesso conducente di continuare a guidare, ritirandogli la patente all’istante ed impendendogli di disporre del veicolo. Sulla base degli esiti positivi degli accertamenti preliminari, è data la possibilità al Prefetto di sottoporre il conducente a visita medica, con protrazione della sospensione della patente fino all’esito finale. Ove la visita medica attesti l’inidoneità alla guida del conducente, è comunque disposta la revoca della patente.

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La durata della sospensione della patente (da 7 a 15 giorni a seconda dei casi) è parametrata al numero di punti posseduti dall’autore dell’illecito al momento dell’accertamento. La sospensione conseguirà in modo diretto e automatico dalla contestazione della violazione, senza necessità di adozione di ordinanza da parte del Prefetto. La cosiddetta mini-sospensione della patente ricorrerà in casi specifici, come eccesso di velocità, guida con il cellulare, guida contromano. Per i recidivi, invece, è previsto “l’ergastolo della patente”.

Si introducono poi disposizioni in materia di micromobilità, caratterizzata dall’impiego di mezzi di trasporto meno pesanti e potenzialmente meno inquinanti di quelli tradizionali (quali, ad esempio, scooter, skateboard, monopattini elettrici, biciclette), al fine di elevare gli standard di sicurezza, con la previsione, tra l’altro, di un contrassegno di riconoscimento anche per i monopattini elettrici. 

Infine, in un’ottica di rafforzamento della cultura della guida sicura e della prevenzione, gli studenti partecipanti ai corsi nelle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, all’atto del rilascio della patente, matureranno un credito di due punti; 

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Esteso il divieto di guida di veicoli superiori a una determinata potenza per i primi tre anni dal rilascio della patente di guida di categoria B. Il limite di potenza è fissato a 55 kW/t mentre per le auto elettriche o ibride il limite è di 65 kW/t.

Aumenteranno, secondo la lettura del Cdm, gli importi delle multe per chi guida in stato di ebbrezza. Secondo quanto previsto attualmente dal testo, le sanzioni dovrebbero aumentare di un terzo il loro importo attuale, da 543 euro a 2.170 euro.

Il nuovo codice della strada, per diventare effettivo ed entrare in vigore, dovrà prima incassare il sì del Parlamento e poi messo per iscritto in un decreto delegato.

Foto di Gerhard G. da Pixabay