Le acque di balneazione europee restano sicure: il 96% soddisfa gli standard minimi.

Secondo l’ultimo rapporto annuale sulle acque di balneazione in Europa, la stragrande maggioranza dei siti di balneazione soddisfa gli standard più severi dell’Unione europea. Ben il 96% di tutte le acque di balneazione ufficialmente identificate nell’UE, infatti, rispetta gli standard minimi di qualità, mentre solo l’1,5% è stato classificato come “scarso”.

La valutazione, effettuata dall’Agenzia europea dell’ambiente in collaborazione con la Commissione europea si concentra , in particolare, sulla sicurezza della balneazione, attraverso il monitoraggio dei batteri che possono causare malattie gravi, piuttosto che sulla qualità generale dell’acqua.

Grecia, Croazia, Cipro e Austria sono i Paesi con la percentuale più alta di acque di balneazione di ottima qualità. In Belgio, Bulgaria, Lussemburgo, Malta, Austria e Romania, tutte le acque di balneazione identificate ufficialmente soddisfano almeno lo standard minimo di qualità nel 2023.

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Dall’adozione della direttiva sulle acque di balneazione nel 2006, la percentuale di acque di balneazione di scarsa qualità è diminuita nell’ultimo decennio e si è stabilizzata dal 2015. Tuttavia, i rischi per la salute legati alla balneazione restano preoccupanti: 321 siti di “scarsa” qualità segnalato nell’UE nel 2023.

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