Lavoro, Treu: “Disuguaglianze per giovani e donne”.
“Gli interventi del Governo Draghi, pur importanti, non sono stati sufficienti a contenere l’aggravarsi delle condizioni sociali e la poverta”. A ricordare che la “povertà non è mai stata eliminata”, come dichiarato in passato da uno scomparaso (politicamente) ex leader politico, è stato il presidente del Cnel, Tiziano Treu, intervenuto in audizione presso la Commissione Lavoro della Camera.
“Il divario nelle retribuzioni dei giovani – ha dichiarato Treu – ha raggiunto il 50-60% di quella degli adulti, mentre la differenza retributiva oraria per le donne è al 10-12% in meno rispetto agli uomini”. Criticità che sono andate a sommarsi alle problematiche già note all’interno del paradigma del lavoro italiano.
“Nuove diseguaglianze si sono aggiunte a quelle preesistenti e si sono differenziate nelle loro dimensioni, assumendo carattere multidimensionale, colpendo i gruppi più deboli e bloccando la mobilità sociale. I giovani e le donne sono i segmenti più colpiti dalla precarietà. Nonostante il tasso di disoccupazione dal 2014 sia progressivamente diminuito, esso è tornato a decrescere progressivamente e a novembre 2022 si è attestato al 13,6%: 4,5 punti in meno rispetto a quello di febbraio 2020”.
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