Lavoro minorile: in Italia sono oltre 78mila i lavoratori under18.

Sono 78.530 i lavoratori minorenni tra i 15 e i 17 anni in Italia, circa il 4,5% della popolazione residente totale dei minorenni di quella fascia d`età. Lavoratori, secondo l’Unicef, in crescita nel “Bel Paese” come riscontrabile nei dati del 2022 e 2021, dove erano impiegati, rispettivamente, 69.601 e 51.485 under18.

Il reddito medio settimanale stimato per i lavoratori minorenni, fanno sapere dall’Unicef, varia tra i 297€ nel 2018 ai 320€ nel 2022 mentre nelle donne passa da 235€ nel 2018 al 259€ nel 2022.

Nel periodo 2018-2022 le denunce di infortunio presentate all`Inail a livello nazionale sono state 127.082 nella fascia 15-19 anni, mentre le denunce di infortunio mortale sono state in totale 83 nel periodo tra il 2018 e il 2022.

LEGGI ANCHE:  Ue: il tasso di occupazione giovanile è stato del 75% nel 2023. Italia in bassa classifica al 66%.

“Il lavoro minorile – spiega Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia – è un tema da osservare con attenzione perché rappresenta una spia dello stato di salute della nostra società e del benessere e del futuro dei giovani nel nostro Paese”.

4 le regioni italiane con la percentuale più alta di minorenni occupati: Trentino-Alto Adige, Valle D`Aosta, Abruzzo e Marche. Nella regione Trentino-Alto Adige, infatti, su una popolazione di 34.150 minorenni tra i 15 ed i 17 anni di età, il 21,7% risulta impiegato. Nella Valle D`Aosta la popolazione di minorenni residenti (15-17 anni) ammonta a 3.645 e il 17,8% risulta impiegato. In Abruzzo su una popolazione di 34.339 minorenni di 15-17 anni il 7,6% ha svolto attività lavorativa e nelle Marche la percentuale risulta ancora alta con 2.989 lavoratori minorenni su una popolazione di 41.672, pari al 7,2%.

LEGGI ANCHE:  InvestEU: 18,75 milioni di euro per le imprese sociali in Italia