Lavoro, la skill più importante continua ad essere la competenza linguistica.

Con l’inglese che assume sempre più importanza nel panorama lavorativo globale, investire nelle proprie abilità linguistiche può essere la chiave per aprire nuove opportunità e migliorare la propria posizione lavorativa, secondo l’ultima indagine di Pearson Italia.

“La trasformazione del contesto dell’apprendimento linguistico ci porta sempre più spesso a chiederci in che modo rafforzare la conoscenza dell’inglese per essere maggiormente adatti al mondo del lavoro. È cruciale, dunque, includere nel proprio percorso di studio dell’inglese elementi che forniscono agli studenti le competenze linguistiche e professionali necessarie per le loro future carriere a partire dagli anni di studio per essere pronti e sicuri una volta entrati nel mondo del lavoro” sottolinea Giovanni Rovelli, senior Marketing Executive Pearson Italia.  

Secondo i dati emersi, l’85% degli intervistati a livello globale ha dichiarato che l’inglese è essenziale per la propria vita lavorativa, un trend destinato a crescere: l’88% degli intervistati, infatti, crede che l’importanza di saperlo parlare fluentemente continuerà ad aumentare nei prossimi cinque anni. Solo il 32% di coloro che hanno dichiarato di avere una conoscenza limitata dell’inglese ricopre ruoli dirigenziali, questo numero è più che raddoppiato al 76% tra coloro che hanno una conoscenza avanzata.

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Ciò dimostra come una piena padronanza di questa lingua sia spesso associata a posizioni di leadership. 

Un aspetto evidenziato dalla ricerca è la volontà delle persone di migliorare le proprie competenze in inglese per garantirsi un lavoro meglio retribuito e una maggiore sicurezza finanziaria. A livello globale, il 39% dei giovani ritiene di poter guadagnare tra il 60 e il 100% in più se fosse in grado di lavorare esprimendosi meglio in inglese.

Una buona conoscenza della lingua migliora la sfera lavorativa non solo in termini economici, ma anche rispetto alla dimensione sociale lavorativa, quella delle relazioni.

Nel sondaggio è emerso che circa il 30% degli intervistati desidera migliorare la conoscenza della lingua inglese proprio per acquisire una migliore sicurezza in se stessi, che si riflette infatti nelle relazioni professionali. Infatti, solo il 10% dei dipendenti con una conoscenza limitata della lingua ritiene di potersi esprimere appieno sul lavoro mentre quasi il doppio, il 19%, si sente limitato a causa della propria scarsa competenza. Questo non solo impatta sull’autostima, ma può anche limitare le opportunità di mostrare le proprie capacità come partecipare a riunioni o redigere relazioni. 

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I dati elaborati da Pearson italia, ancora, rilevano come l’inglese costituisca una leva cruciale per una potenziale carriera. Nel mondo del lavoro il verdetto è schiacciante: secondo un’indagine dell’ente Cambridge Assessment English, il 96% lo considera un requisito fondamentale e il 64% ritiene che un dipendente con un’ottima conoscenza della lingua abbia più possibilità di fare carriera. In particolare, il 50% dei colloqui viene condotto in parte o interamente in inglese, un dato significativamente superiore alla media globale, pari al 32%. La ricerca ha evidenziato anche che una migliore competenza in inglese favorisca una progressione più rapida nella carriera nel 16% dei casi e può portare a un aumento salariale significativo. Rispetto alle altre nazioni, inoltre, l’Italia si distingue per essere l’unica che riconosce a questa competenza il ruolo di fattore chiave nel momento in cui l’intelligenza artificiale dovesse portare alla ricerca di un’alternativa professionale.

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