Lavoro, l’85% dei giovani pronto per il terzo settore.

La grandissima parte dei giovani italiani, secondo la ricerca “I giovani: associazionismo, comunità e volontariato”, realizzato dai Giovani Imprenditori di Confcommercio e da OneDay, lavorerebbe volentieri in associazioni senza scopo di lucro e la metà di questi sarebbe pronta a fare impresa nel terzo settore.

L’indagine, parte dell’Osservatorio “La nuova generazione di imprenditori”, evidenzia che quasi sei persone su dieci fanno già parte di un’associazione e che il 40% circa pensa che la comunità sia un valore importante tanto quanto la famiglia. Per il 27%, poi, comunità e realizzazione personale sono importanti allo stesso modo, mentre chi non fa parte di un’associazione potrebbe pensare di parteciparvi solo se trovasse un ente ben inquadrato e concreto.

A godere di maggiore fiducia sono le associazioni no profit, che fanno da contraltare ai partiti politici, sull’ultimo gradino della classifica con il 71% di voti a sfavore. Per quanto riguarda infine l’associazionismo d’impresa, l’80% di chi fa già parte di un’associazione sostiene di conoscere Confindustria e Confcommercio (80%) e che quest’ultima rappresenta il commercio, oltre che i ristoratori (40%), le industrie (40%), i servizi (30%) e i professionisti (30%).

“L’associazionismo d’impresa è tra i temi più delicati, ma anche strategici, da veicolare alle nuove generazioni, per due ragioni principali: da una parte le nuove generazioni si sentono distanti da realtà spesso molto complesse, nate e consolidate in un altro tempo storico, che devono quindi sforzarsi di trovare sempre nuovi linguaggi e strumenti di ingaggio. Dall’altra parte, l’imprenditorialità e il lavoro in generale sono considerati generalmente fatto individuale, privato e il mettersi in rete (e a disposizione) attraverso l’associazione è dunque tutt’altro che scontato. Bisogna fare uno scatto culturale: se l’associazione certamente fa bene il proprio lavoro con la tutela e servizi utili all’imprenditore, le ragioni più forti per rimanerci dovrebbe essere il percepito senso di comunità e l’idea di fare la propria parte per un mercato migliore. Questa capacità di generare senso è l’aspetto più forte che la rappresentanza economica potrebbe offrire oggi alle nuove generazioni che di orientamento, a partire proprio dal lavoro, sentono consapevolmente un imprescindibile bisogno”, commenta Andrea Colzani, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio.

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“Per le nuove generazioni il lavoro non è più solo mera fonte di guadagno, ma una parte integrante della propria realizzazione personale e professionale. In cima all’auto-realizzazione – dice Paolo De Nadai, presidente di OneDay Group – c’è l’esigenza di sentirsi parte di qualcosa e utili per la collettività, ed è per questo che l’impegno sociale diventa fondamentale anche nelle aziende profit per attirare e trattenere il talento. Allo stesso tempo avere già alle spalle delle esperienze lavorative nel terzo settore fin da giovanissimi viene riconosciuto nel curriculum come un elemento formativo e caratterizzante al pari e più che laurearsi con 110 e lode. Oggi, più che in passato, dovremmo tutti lavorare di più affinché il senso di appartenenza, di condivisione, e di dover avere un impatto con il proprio lavoro si estenda il più possibile tra le nuove generazioni”.

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“L’utilizzo degli strumenti digitali è cruciale per le organizzazioni del terzo settore, che possono utilizzarli per sensibilizzare le persone sulle cause nelle quali sono impegnate e aumentare il numero dei propri volontari”. Supportiamo da anni le associazioni e le organizzazioni no-profit nel loro percorso di digitalizzazione attraverso Binario F, lo spazio di formazione che abbiamo aperto nel 2018 per dare l’opportunità a persone, imprese, associazioni e istituzioni di sviluppare competenze digitali. E i risultati della ricerca presentata da Giovani Imprenditori Confcommercio e OneDay sull’impegno sociale e sull’interesse dei giovani verso l’associazionismo e il volontariato ci dimostrano che le nuove generazioni possono e vogliono contribuire concretamente, con impegno e passione, alla crescita digitale di queste realtà”, conclude Luca Colombo, country director di Meta per l’Italia.

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“L’accesso al sistema del credito è assolutamente una priorità per i giovani. E devo dire che oggi c’è riferisco al fatto che alcuni progetti, come per esempio gli Its, sono una delle priorità per poter fare in modo che ci sia sempre maggiore connessione tra quello che i giovani desiderano e quello che poi è il collegamento con il mondo del lavoro”. Lo ha detto Andrea Colzani, presidente dei Giovani imprenditori di Confcommercio, nella giornata di apertura del Forum, aggiungendo poi un giudizio sul discorso programmatico della premier Giorgia Meloni: “abbiamo particolarmente apprezzato alcuni passaggi e innanzi tutto il fatto che abbia parlato di giovani, ma anche l’attenzione ad alcuni temi che sono al di là del tema del fisco, come quello della semplificazione“. È importante, ha proseguito, il fatto di “mettere i giovani al centro delle attività e dell’agenda politica e condividere il principio secondo cui la necessità di formazione, la necessità di continuare a supportare le competenze anche di chi fa impresa durante tutto il percorso sia un elemento essenziale”.