Lavoro e giovani: programma GOL o ‘autogol’ dell’azione regionale?
Dopo non aver “cavato un ragno dal buco” nei primi 3 anni di Legislatura per giovani e donne, la Regione – si legge nella nota odierna dell’assessora al Lavoro Alessandra Zedda – “utilizzerà i fondi del PNRR anche per il rilancio dell’occupazione e delle politiche attive del lavoro, con una particolare attenzione per le persone più fragili”.
Meglio tardi che mai verrebbe da pensare considerando l’inerzia pluriennale dall’attuale maggioranza sul tema dell’inclusione lavorativa di giovani e donne in Sardegna. Giovani, per esempio, dimenticati anche dalla stessa comunicazione istituzionale della Regione Sardegna, come confermato dal sito tematico SardegnaGioventù, fermo al lontano 2012.
Entusiasmo, quello espresso dall’esponente della Giunta Solinas, forse motivato dalla dotazione finanziaria del Programma per la Garanzia di Occupabilità dei lavoratori (PAR-GOL), pari a 32,2 milioni di euro e ai quali andranno a sommarsi oltre 1,9 milioni per il Fondo per il potenziamento delle competenze e riqualificazione professionale, “per la promozione dell’occupazione, il rafforzamento dell’efficienza dei Centri per l’impiego e favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro“.
Difficile, però, condividere l’euforia dell’assessora al Lavoro e, nel contempo, scorgere la luce in fondo al tunnel per i/le giovani sardi/e, figuriamoci per quelli “più fragili” considerando il ‘successo’ di alcune azioni “autoreferenzialmente disruptive” realizzate in casa ASPAL, ovvero “il braccio operativo” del programma PAR-GOL come dichiarato oggi dalla stessa assessora Zedda nel corso dell’evento “Rete Lavoro Sardegna*”.
Statement che potrebbe, già da adesso, dipanare ogni dubbio circa il successo dell’azione regionale per l’inclusione di giovani e donne.
Un’altra questione riguarda la realizzazione delle attività previste nel cronoprogramma. Quali sono state le procedure di evidenza pubblica messe in campo per l’individuazione degli attori collegati alla rete dell’offerta integrata dei servizi? Si continuerà a coinvolgere sempre i soliti noti ‘protagonisti’ delle politiche ‘poco’ attive del lavoro o la regione si aprirà a nuovi attori? Non è dato saperlo in assenza di informazioni nel merito da parte della Giunta Solinas.
Domande anche per l’attivazione e i servizi degli sportelli Sprint – prevista per agosto secondo il cronoprogramma regionale del piano -. Servizi che già dal nome non esprimono grande novità, riprendendo la stessa denominazione del vecchio sportello Sprint per l’internalizzazione del lontano 2009. Come riusciranno i servizi di tali sportelli a raggiungere i soggetti più “fragili” senza validi punti di riferimento? Possibile che alla base di un così importante piano sia mancata sostanzialmente una pianificazione partecipata con le migliori buone pratiche del territorio in materia di inclusione giovanile?
Si vuole (al momento tutto lo fa pensare) realmente perdere l’ennesima occasione per alzare il tiro per l’inclusione dei giovani sardi?
*Il ciclo di incontri di animazione territoriale sullo strumento operativo del Piano Attuativo regionale del Programma per la Garanzia di Occupabilità dei lavoratori (PAR-GOL).
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