Lavoro, al via il bando per giostrai, agenzie di viaggio e ambulanti.

Da mercoledì 9 settembre e fino al prossimo 30 settembre 2020, sarà possibile presentare le domande in via telematica per ottenere le agevolazioni stanziate dalla Regione, pari a 2 milioni di euro, a favore delle micro e piccole imprese e lavoratori autonomi della Sardegna. Nello specifico, le misure di sostegno sono rivolte a favore di soggetti operanti nell’ambito dell’editoria libraia, operatori del settore dello spettacolo dal vivo, teatro, cultura, danza, inclusi i professionisti e tecnici del settore audiovisivo, cinema, discoteche e discopub, agenzie di viaggio, venditori ambulanti e giostrai esclusivamente di feste e sagre paesane.

“La chiusura totale di queste attività nel periodo di emergenza sanitaria ha portato a una forte contrazione del sistema economico sardo, generando una condizione che si è manifestata in dipendenti collocati in cassa integrazione o in molti casi in una totale assenza di reddito. L’intento della Regione è di intervenire per contrastare i gravi danni economici subiti da ogni categoria di lavoratori, senza escludere nessuno”. Con queste parole, l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, commenta la pubblicazione del bando per la concessione di aiuti finalizzati al sostegno di micro e piccole imprese dell’Isola, che segue la delibera proposta di concerto con gli assessori regionali del Turismo, Gianni Chessa, e della Cultura, Andrea Biancareddu, e approvata dalla Giunta Solinas.

Andrea Biancareddu, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Andrea Biancareddu, foto Sardegnagol riproduzione riservata

“Al fine di soddisfare tutte le istanze presentate – puntualizza la vicepresidente Zedda – la Giunta si impegna a stanziare ulteriori risorse per supportare le imprese del settore e promuovere percorsi e iniziative di riorganizzazione e rilancio economico e sociale”.

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Gli aiuti verranno erogati secondo la procedura a sportello pari a un minimo di 2000 euro ad un massimo di 3000 euro parametrati in base al numero degli addetti e degli effettivi in servizio, a condizione che siano mantenuti i medesimi livelli occupazionali dell’anno 2019.

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