Lavoro: 71mila assunzioni e 43mila trasformazioni a tempo indeterminato per gli under36 nel 2021.

Nell’ultima rilevazione dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps nel settore privato si sono registrate circa 5987000 assunzioni nei primi 10 mesi del 2021: un netto +20 rispetto allo stesso periodo del 2020, pesantemente condizionato dal caos della prima ondata pandemica. Un dato, quindi, che potrebbe apparire fuorviante circa la crescita del mercato del lavoro italiano dell’ultimo biennio.

L’incremento, si legge nella nota dell’Osservatorio, ha toccato tutte le tipologie contrattuali, risultando più importante per gli stagionali e le somministrazioni (+30%) e, a seguire, per l’apprendistato (24%) e per i contratti a termine e intermittenti (18%). In aumento anche le assunzioni a tempo indeterminato (+11%). Ma non è tutto oro quello che luccica: nonostante i proclami di alcuni ex Premier, rispetto al 2019, le assunzioni risultano diminuite complessivamente del 7%.

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Insomma, bisognerebbe saper leggere le rilevazioni. Ma certa politica, pur di appuntarsi sul petto una buona pratica realizzata (su tante sbagliate) pecca, come sempre, di onestà intellettuale.

Andando oltre le pacche sulle spalle, prosegue il report dell’Inps, le trasformazioni da tempo determinato sono risultate 397.000 (-7% rispetto allo stesso periodo del 2020). Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato sono aumentate, invece, del 19%.

Timidi segnali di ottimismo per quanto concerne l’assunzione dei giovani italiani che, senza incentivi pubblici, arrancano in termini di inclusione lavorativa. Nel periodo gennaio-ottobre 2021 i rapporti di lavoro che hanno usufruito dell’esonero triennale per nuove assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di giovani, sono stati 115.294 (43.914 trasformazioni a tempo indeterminato e 71.380 nuove assunzioni). Un dato in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+65%, ma, va ricordato, l’Italia viveva il momento peggiore dell’emergenza pandemica), dovuto principalmente all’attivazione dell’esonero totale (entro il limite di 6.000 euro annui) per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel 2021 previsto dalla L. 178/2020 ed esteso ai giovani fino a 36 anni (in precedenza l’esonero era pari al 50% dei contributi dovuti entro un limite annuo di 3.000 euro). Bravo Giuseppe Conte, una cosa ti è riuscita bene!

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