Latte: quanto costa la guerra in Ucraina alle aziende italiane?

Secondo i dati dell’ultimo report del CREA Politiche e Bioeconomia, un’azienda su 4 potrebbe non riuscire a far fronte ai pagamenti immediati e a coprire i costi correnti, con il forte rischio di dover chiudere l’attività a seguito dell’attuale crisi geopolitica in Europa. “Dopo l’analisi di carattere generale degli effetti della guerra in Ucraina sui risultati economici delle aziende agricole italiane, ci siamo concentrati su uno specifico settore, quello zootecnico, in particolare dell’allevamento dei bovini da latte, uno tra i settori più colpiti dall’impennata dei costi”, ha dichiarato Alessandra Pesce, direttrice del CREA Politiche e Bioeconomia.

Diversamente dai precedenti, che contenevano le categorie di costo ritenute oggettivamente influenzabili dall’aumento dei prezzi pagati dagli allevatori, in questo report non solo sono state aggiornate le precedenti voci di spesa, ma sono state integrate con i fattori di produzione, prima non considerati.

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Le 8 voci di costo analizzate dai ricercatori del CREA – sementi/piantine, fertilizzanti, prodotti di difesa (antiparassitari e diserbanti), mangimi, foraggi e lettimi, gasolio, energia elettrica e noleggio passivo – hanno causato un aumento dei costi di produzione del 111% nel primo semestre del 2022 rispetto al 2020.  L’ impatto medio aziendale nazionale stimato è di 29.060 euro, mentre sugli allevamenti da LATTE sale addirittura a 90.129 euro. Tali aumenti sono legati all’eccezionale rincaro (a livello medio aziendale) delle spese per l’energia elettrica (+35.000 euro), per l’acquisto di mangimi (+34.000 euro) e dei carburanti (+6.000 euro).

Il report evidenzia anche le variazioni su scala territoriale: la circoscrizione nord occidentale, che registra il più elevato incremento dei costi (oltre 138.000 euro per azienda), è quello con i minori incrementi percentuali (+106%), mentre in quella nord orientale i costi aumentano del 108%, per crescere progressivamente nel centro (+112%), nel meridione (+129%) e nelle isole (+138%).

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foto Parlamento europeo 2021, Source EP Eric Vidal