Latte artificiale, Bizzotto: “Marketing online imbroglia milioni di neomamme”.
Il mercato del latte artificiale vale 55 miliardi di dollari all’anno e la pubblicità online sta spingendo sempre più neomamme in tutto il mondo ad abbandonare l’allattamento al seno. A ricordarlo l’eurodeputata del gruppo Identità e Democrazia, Mara Bizzotto.
“Come dimostra il rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) del 28 aprile 2022 dal titolo “Scope and impact of digital marketing strategies for promoting breastmilk substitutes”, in alcuni paesi più dell’80 % dell’esposizione alle pubblicità di sostituti del latte materno avviene online. Queste pubblicità trasmettono l’idea che il latte materno non sia sufficientemente ricco di nutrienti per il neonato, mentre è dimostrato che può e deve essere l’unico alimento consumato fino ai sei mesi, a eccezione di situazioni particolari. Allarmante è la quantità di pubblicità di questi surrogati veicolata attraverso i social media, definita dall’OMS come “senza regole”, “aggressiva”, “pervasiva”, “senza limiti” e “non etica”.
Nel Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno del 1981 gli Stati membri dell’OMS si sono impegnati ad assicurare ai lattanti una nutrizione sicura e adeguata, proteggendo e promuovendo l’allattamento al seno. Considerata inoltre la necessità di tutelare la salute pubblica e di fornire una corretta informazione al cittadino, l’eurodeputata ha chiesto alla Commissione di riferire circa le azioni mirate a contrastare tali campagne di marketing e a tutelare le neomamme affinché possano fare scelte consapevoli in materia di allattamento.
Come ricordato da Stella Kyriakides, Commissaria della Salute, il regolamento delegato (UE) 2016/127 della Commissione stabilisce che nell’UE la pubblicità delle formule per lattanti è limitata alle pubblicazioni specializzate in puericultura e alle pubblicazioni scientifiche: “Tale pubblicità – ha dichiarato la commissaria cipriota – può contenere solo informazioni di carattere scientifico e fattuale e non deve sottintendere o avvalorare l’idea che l’allattamento artificiale sia equivalente o superiore all’allattamento al seno. Inoltre il regolamento consente agli Stati membri di limitare ulteriormente o vietare la pubblicità delle formule per lattanti”.
“La Commissione – ha proseguito l’esponente della Commissione von der Leyen – è al corrente del fatto che il 28 maggio 2022 l’Assemblea mondiale della sanità ha adottato una decisione che chiede al direttore generale dell’Organizzazione
mondiale della sanità (OMS) di elaborare orientamenti per gli Stati membri dell’OMS sulle misure di regolamentazione volte a limitare il marketing digitale dei sostituti del latte materno. Gli orientamenti raccomanderanno che i regolamenti esistenti e quelli nuovi, elaborati per attuare il codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte
materno e le successive pertinenti risoluzioni dell’Assemblea mondiale della sanità, affrontino adeguatamente le pratiche di marketing digitale. Il direttore generale dell’OMS è stato inoltre invitato a riferire in merito all’esecuzione di tale compito alla settantasettesima sessione dell’Assemblea mondiale della sanità che si terrà nel 2024″.
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