L’Ascoli passa in vantaggio, il Cagliari risponde col poker.

Dopo quattro pareggi consecutivi, i rossoblù tornano a conquistare i tre punti.

Si era messa male, la sfida con l’Ascoli dell’Unipol Domus, dove la squadra di Ranieri era passata in svantaggio dopo meno di 20 minuti ed era apparsa in grave difficoltà contro la squadra di Falzerano e compagni, autori nella prima frazione di gioco di una prestazione convincente.

Ma le giuste sostituzioni e un cambio di modulo in corsa da parte del mister isolano, uniti alla serata particolarmente ispirata di Lapadula, che con caparbietà ha messo a segno una doppietta pur avendo sbagliato un penalty, sono valsi al Cagliari una vittoria preziosa in chiave lotta per la promozione nella massima serie.

Nell’Ascoli squalificato Falasco, che viene sostituito da Giovane, per l’occasione nel ruolo di terzino sinistro. In attacco Breda schiera il duo Gondo-Forte.

Tra i sardi, con assenti Rog, Pavoletti e Kourfalidis, Ranieri opta per un 4-4-2 che all’apparenza dovrebbe portare una maggiore copertura, ma che, visti gli interpreti in campo, è in realtà piuttosto offensivo.

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Nei primi 10 minuti, infatti, si vedono subito un paio di fiammate ad opera di Luvumbo e Mancosu prima, e Lapadula poi che impegna di testa il portiere Leali.

La proiezione offensiva però, porta i rossoblù a scoprirsi, e, complice un passaggio sbagliato a centrocampo, a subire il gol. Giovane si invola sulla destra dopo aver recuperato palla e la butta in mezzo all’area con un cross basso e teso: Forte si lancia in scivolata e la impatta sul primo palo superando Radunovic e regalando ai bianconeri il vantaggio.

A complicare ulteriormente la situazione per Nandez e compagni arriva l’infortunio di Luvumbo, l’unico in grado di velocizzare il gioco nella formazione sarda, la cui dipartita costringe Ranieri a far subentrare Lella e a mettere in scena una sorta di rombo a centrocampo, speculare a quello dei marchigiani, che si rivelerà la vera carta per scardinare la difesa bianconera, fino a quel momento parecchio serrata.

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Al 55’ Mancosu viene atterrato in area da Botteghin. Miele inizialmente ammonisce il giocatore in maglia rossoblù per simulazione, salvo poi tornare sui suoi passi dopo aver consultato il VAR e assegna il rigore per il Cagliari.

Dal dischetto Lapadula gela l’Unipol Domus tirando un calcio centrale e basso dal dischetto che viene intercettato da Leali con le gambe, ma è rapido a reagire sulla ribattuta e ad avventarsi sulla sfera per ribadirla in porta e pareggiare.

Breda corre ai ripari cercando di inserire forze fresche in attacco, con Pedro Mendes e Marsura che prendono il posto rispettivamente di Gondo e Falzerano.

Ma è invece nuovamente la squadra di casa a trovare la via del gol grazie a un veloce triangolo in zona d’attacco tra Lapadula e Mancosu, che di potenza insacca alla sinistra del portiere avversario completando una combinazione da KO.

L’attaccante peruviano è indemoniato, e all’84’ mette a segno la personale doppietta e il dodicesimo centro in campionato, stavolta di testa su un cross col contagiri di Azzi.

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L’Ascoli è completamente in bambola, e all’88’ ne combina un’altra, perdendo un pallone velenoso in fase difensiva che viene arpionato da Zappa, che chiude la partita sul definitivo 4-1 con un sinistro sul secondo palo.

Cagliari – Ascoli 4-1

Cagliari (4-4-2): Radunovic; Zappa, Goldaniga (43’st Altare), Dossena, Barreca (1’st Azzi); Luvumbo (36’pt Lella), Nandez, Makoumbou (40’st Deiola), Millico (1’st Prelec); Mancosu, Lapadula. All. Ranieri.

Ascoli (4-3-1-2): Leali; Donati, Botteghin, Simic, Giovane; Collocolo, Büchel (25’st Eramo), Caligara (38’st Sidibe); Falzerano (15’st Marsura); Gondo (15’st Pedro Mendes), Forte (25’st Forte). All. Breda.

Arbitro: Miele di Nola.

Reti: 19’pt Forte (A), 11’st e 39’st Lapadula (C), 17’st Mancosu (C), 43’st Zappa (C)

Note: Ammoniti Goldaniga (C); Botteghin, Marsura (A). Corner 5-2; Recupero: 3’ P.T. – 4’ S.T.