L’andamento della delittuosità in Italia: aumentano i reati commessi dai minori.

In Italia, nel periodo 2007-2022, il totale generale dei delitti ha mostrato un andamento altalenante sino al 2013, per poi evidenziare una costante flessione dal 2014 al 2020. Nel 2021 e nel 2022, dai dati riportati nel lavoro di ricerca del Ministero dell’Interno ed Eurispes, invece, emerge una risalita della delittuosità nel nostro Paese. In particolare, nel 2022, i delitti commessi registrati sono 2.183.045, con un incremento rispetto al 2021 del 3,8%.

Rispetto al 2021 l’aumento dei reati nel 2022 ha riguardato, in particolare, i furti (+17,3%), le estorsioni (+14,4%), le rapine (+14,2%), le violenze sessuali (+10,9%), la ricettazione (+7,4%), i danneggiamenti (+2,9%) e le lesioni dolose (+1,4%); risultano, invece, in diminuzione lo sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile (-24,7%), l’usura (-15,8%), il contrabbando (-10,4%), gli incendi (-3%) e i danneggiamenti seguiti da incendio (-2,3%).

In calo gli omicidi. Nel 2022, sono stati 314 rispetto ai 304 del 2021 (-3%). Nello specifico, gli omicidi ascrivibili a contesti di criminalità organizzata registrano un aumento pari all’8%, avendo fatto registrare 28 casi nel 2022 a fronte dei 26 dell’anno precedente. Numeri, va rimarcato, lontani da quanto registrato nel 2007, quanto erano il doppio (632).

Sui reati commessi da cittadini stranieri, nel 2022 si rilevano 271.026 segnalazioni, pari al 34,1% del totale delle persone denunciate ed arrestate; il dato risulta in lieve aumento, sia in valori assoluti che in termini di incidenza, rispetto a quello del 2021, allorquando le segnalazioni erano state 264.864, pari al 31,9% del totale.

Significativo è risultato il coinvolgimento di stranieri in attività delittuose di natura predatoria. In particolare: furti (41.462 casi) e rapine (9.256).

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Sul fronte della criminalità minorile, i reati sono in aumento. Nell’ultimo biennio l’incremento è significativo: nel 2021 sono stati 30.405 (+15,7% rispetto al 2020) e 33.723 nel 2022 (+10,9% rispetto al 2021). Il dato del 2022 è quindi superiore anche a quello del 2019 (+13,8%) evidenziando, per gli ultimi anni, un trend di crescita sostanzialmente costante.

Nel quadriennio 2019-2022, leggendo i dati sulla violenza di genere, si evidenzia che, per gli atti persecutori e i maltrattamenti contro familiari e conviventi, dopo un trend in progressivo e costante incremento, nel 2022 tali delittuosità mostrano un significativo decremento. Le violenze sessuali, invece, a fronte di un decremento nel 2020 rispetto all’anno precedente, mostrano un andamento in costante incremento nel biennio successivo.

Per quanto attiene alle vittime delle fattispecie di reato monitorate nel periodo in esame, l’incidenza di quelle di genere femminile risulta pressoché costante, attestandosi tra il 74% ed il 76% per gli atti persecutori, tra l’81% e l’83% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e con valori che oscillano tra il 91% e il 93% per le violenze sessuali. In termini percentuali i dati relativi ai “reati spia” fanno registrare nel 2022 una flessione degli atti persecutori (-10%) e dei maltrattamenti contro familiari e conviventi (-4%), mentre per le violenze sessuali l’incremento è pari all’11%.

Fra i crimini che più preoccupano gli italiani sul piano della sicurezza, spicca il furto in abitazione (26,6%), segue con notevole distacco l’aggressione fisica (17,7%) e, successivamente, la paura di subire uno scippo/borseggio (11,1%).

Il furto di dati personali su Internet preoccupa il 9,9% dei cittadini, mentre raggiungono percentuali intorno al 7% la truffa, il furto sull’auto in sosta e la rapina. Teme in particolare il furto dell’auto/moto/motorino il 5,8% del campione, il 4,8% ha paura di subire violenza sessuale e il 2,9% di subire altri reati.

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Rispetto al 2019 risulta raddoppiata la percentuale di italiani che affermano di sentirsi minacciati dal furto di dati personali su Internet.

Il furto in abitazione risulta essere una minaccia particolarmente avvertita dagli italiani over 64 (31,8%); per i più giovani è invece l’aggressione fisica il reato più temuto (29,2%); la paura del furto dei dati personali su Internet si registra in particolare fra i 25-34enni con il 14,6%.

I 18-24enni hanno maggiore timore di subire una rapina (7,9%) e di essere vittime di violenza sessuale (9%). Gli over 64 sono quelli che hanno più timore degli altri per tutte le altre tipologie di reato (scippo/borseggio 12,6%; truffa 10,8%; furto auto/motorino/moto 7,2%). La paura di subire un furto nella propria abitazione preoccupa in particolar modo coloro che risiedono al Sud (38,4%). Al Nord-Est è maggiore invece la paura di subire un’aggressione fisica (25,4%).

Stranieri o italiani? Chi delinque di più? È stato chiesto agli intervistati di esprimersi su chi siano i principali responsabili dei crimini fra italiani e stranieri. Un’ampia fetta del campione (47%) ritiene che i crimini siano commessi in egual misura da italiani e stranieri; circa un rispondente su cinque pensa che gli autori siano principalmente stranieri (20,7%) e solo il 6,1% attribuisce le colpe prevalentemente agli italiani. È rilevante il tasso di non risposta a questo quesito (26,2%).

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In tutti i casi prevale l’opinione che i crimini siano commessi in egual misura da italiani e stranieri: per alcune categorie di reato più della metà del campione indica questa risposta, per altre invece questa convinzione è meno forte (52,1% rapina; 51,6% lesioni; 50,9% stupefacenti; 49% violenza sessuale; 48,4% furto su auto in sosta; 48,3% scippo borseggio; 46,9% furto di dati personali su Internet; 46,6% furto di auto/moto/motorino; 44,9% truffa; 43,7% furto in abitazione; 39,8% estorsione/usura).

Gli italiani sono ritenuti più spesso degli stranieri responsabili dei reati di estorsione/usura (23,6% italiani e 11,6% stranieri) e truffa (19,8% italiani, 14% stranieri); mentre per tutte le altre categorie di crimini gli stranieri vengono indicati più degli italiani: furto in abitazione 33% (italiani 6,3%), violenza sessuale 27,8% (italiani 5,2%), scippo/borseggio 24,2% (italiani 9,5%), furto auto/motorino/moto 23,9% (italiani 11%), stupefacenti 22,8% (italiani 6,5%), lesioni 20,6% (italiani 5,8%), furto su auto in sosta 20% (italiani 8,7%), rapina 19,4% (italiani 9,1%); furto di dati personali su Internet 15,2% (italiani 13,5%). Il reato commesso in misura inferiore principalmente da italiani sarebbe la violenza sessuale (5,2%), seguito dalle lesioni (5,8%).

Dovendo esprimere un’opinione sul modo in cui i mass media rappresentano il problema della criminalità, il 27,9% del campione indica che la narrazione dei media è realistica, secondo il 26,1% la criminalità è rappresentata in modo meno grave rispetto alla realtà, per il 21% i media offrono una visione allarmistica
e il 25% non sa o preferisce non rispondere.

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