La scomparsa di Emanuela Orlandi. Un mistero italiano ancora irrisolto dopo 38 anni.

Una storia che dopo quasi quarant’anni, tante ‘rivelazioni’ e depistaggi resta ancora coperta dal più radicato mistero. Questa, in poche parole, potrebbe essere la migliore descrizione del caso Orlandi, iniziato nel lontano 22 giugno 1983, quando Emanuela Orlandi, allora adolescente, uscì di casa per andare a lezione di musica, a Roma, senza farvi più ritorno. Una scomparsa al centro dei segreti di Stato di quel particolare periodo storico del nostro Paese, tale da coinvolgere lo stesso Stato Vaticano, lo Stato Italiano, l’Istituto per le opere di religione, la Banda della Magliana, il Banco Ambrosiano e i servizi segreti di diversi Paesi: tutti artefici di una una manovra diversiva mirata a rendere torbida la reale dinamica dei fatti, rendendo indefinibili le responsabilità e gli attori principali.

LEGGI ANCHE:  Conferenza sul futuro dell'Europa, ID: "Mancanza di trasparenza".

A distanza di 38 anni la sparizione di Emanuela continua a essere un tema sempre attuale grazie all’instancabile opera del fratello Pietro, mai arresosi nella sua battaglia per la verità e per i diritti delle persone scomparse.

foto Eugenio Parisi