La Russia si oppone ai peacekeeper Ue.
Mosca ribadisce il suo fermo rifiuto all’invio di forze di pace in Ucraina da parte dei Paesi che forniscono armi a Kiev. Lo ha dichiarato Kirill Logvinov, direttore del Dipartimento delle Organizzazioni Internazionali del Ministero degli Esteri russo, in un’intervista a TASS.
“Gli europei – ha affermato Logvinov – continuano a ignorare i nostri avvertimenti, ma siamo categoricamente contrari all’idea che gli stivali di quei Paesi che inviano armi a Kiev possano calpestare il suolo ucraino.”
Il diplomatico ha sottolineato come sia stata proprio “l’arrogante indisponibilità dell’Occidente ad ascoltare” la posizione di Mosca a portare al conflitto in Ucraina.
Lo scorso 27 marzo, a Parigi, si è tenuto un vertice della “coalizione dei volenterosi”, durante il quale rappresentanti di circa 30 Paesi hanno discusso possibili garanzie di sicurezza post-belliche per Kiev. Sebbene gli Stati Uniti non abbiano partecipato all’incontro, alcuni Paesi si sono detti disponibili a prendere parte a una potenziale missione di peacekeeping in Ucraina, ma solo con il sostegno di Washington.
Già il 12 marzo, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov aveva avvertito che qualsiasi dispiegamento di truppe della NATO, sotto qualsiasi bandiera o ruolo, sul territorio ucraino rappresenterebbe una minaccia per la Russia, la quale “in nessuna circostanza” tollererà la presenza di forze dell’Alleanza Atlantica con il ruolo di peacekeeper in Ucraina.
foto Kremlin.ru