La risposta dell’Aou Sassari: “Tv nei reparti per umanizzare l’assistenza”.

Un’iniziativa per migliorare il benessere ambientale per tutti quei pazienti che sono costretti anche a lunghe permanenze all’interno delle struttura ospedaliera. Perché anche la presenza di un televisore che trasmette programmi Tv può rendere meno pesante sul piano psicologico il ricovero.  Ha risposto così l’Aou Sassari alle critiche mosse in mattinata dall’esponente del Movimento 5 Stelle Desirè Manca, circa la decisione della direzione di attivare un abbonamento Sky hotel/business in circa 220 stanze per il costo complessivo di 65mila euro.

“Esistono moltissimi studi internazionali – dichiarano dall’Aou Sassari – che dimostrano che è fonte di notevole stress la permanenza in ambienti dall’aspetto istituzionale, tecnologizzati, connotati dalla presenza di attrezzature ospedaliere ed estranee al contesto abituale. Tra queste, in particolare, si segnalano le dotazioni impiantistiche presenti nelle travi testa letto. Esistono, inoltre, evidenze scientifiche che dimostrano come ambienti più confortevoli e distraenti diminuiscono la condizione di stress. In quest’ottica la nostra Azienda – prosegue la direzione strategica – ha deciso di investire alcune risorse da fonti finanziamento esterne per cercare di rendere più gradevoli e ospitali le stanze di degenza, appunto anche con un servizio di questo tipo”. 

LEGGI ANCHE:  Il 4 settembre la Giornata internazionale del benessere sessuale.

Alla direzione di viale San Pietro quindi “appare strano che progetti a favore del benessere dei pazienti non vengano apprezzati. La realtà è invece che queste azioni, se pur piccole, sono un importante segnale di attenzione verso i pazienti, soprattutto per chi è costretto a stare in un letto di ospedale e senza la possibilità di muoversi. La mancanza di posti letto – prosegue – non ha alcuna correlazione con il progetto in questione, in quanto deriva da altri fenomeni, non modificabili da parte di Aou. Si tratta cioè della centralizzazione verso l’Hub e Dea di secondo livello di tutti quei casi che gli ospedali del territorio non riescono a gestire”.

LEGGI ANCHE:  Garante adolescenti: “La crisi ambientale mette in pericolo i diritti dei minorenni”.