‘La Notte dei Poeti’ prosegue a Nora con Isabella Ragonese e Francesco Montanari.
Il Festival ‘La Notte dei Poeti’ riprende il prossimo 27 agosto nell’Area archeologica di Nora con ‘Spiagge’ di Isabella Ragonese, che, dalle ore 20, accompagnerà in un viaggio emozionale guidato dalle parole sapienti e dalle visioni di alcuni fra i maggiori esponenti della letteratura, del cinema e del teatro del nostro Paese, che attraverso le loro suggestioni memorabili ci restituiranno un ritratto della cangiante società dell’Italia contemporanea.
Un festival ricco che prosegue il 28 agosto sempre nell’Area archeologica di Nora con Francesco Montanari, che porterà in scena, insieme a Nico Gori al clarinetto e Massimo Moriconi al basso elettrico, il “Processo a Shylock”, esempio tra i più riusciti di scontro etico, sociale e culturale, ma anche di conflitto fra amicizia e amore.
Una libbra di carne umana è l’immagine che segna la vicenda e disegna un ponte tra la carne e il suo simbolo, l’oro. Quando si traffica col denaro si dimentica che si sta toccando la carne degli uomini, i loro corpi e i loro destini. Anche amori, affetti, passioni in questa storia si traducono in denaro, in oro, in gioielli. Un testo difficile e misterioso che costringe a un’avventura sincera e senza possibilità di fuga e ci mette di fronte alla complessa contraddittorietà dell’umano, alla sua incapacità di costruire un mondo adeguato ai suoi struggenti desideri. II mondo concreto di Venezia si contrappone al mondo mitico di Belmonte, ma i problemi degli uomini a delle donne che li abitano sono gli stessi: la malinconia d’amore, il valore del denaro che non basta a riempire la vita, il dilemma della scelta del proprio destino, la ricerca disperante di un equilibrio impossibile e di un’indefinibile felicità. Tutti – giovani innamorati e nobili gaudenti, mercanti cristiani e usurai ebrei, belle ereditiere e servi deformi – si preoccupano della propria sopravvivenza e della propria felicità, difendendo con feroce determinazione il proprio ideale di vita come l’unico possibile, calpestando la tolleranza e confidando ciecamente nel potere del denaro. Shakespeare ci regala un formidabile affresco della natura umana e il mondo che ci sembra così equilibrato, chiaramente diviso in buoni a malvagi, colpevoli e innocenti, eletti e reietti, mostra le sue crepe e si rivela fragile, precario e relativo.