La ministra Fabiana Dadone al Third Eurasian Women’s Forum di San Pietroburgo.
“In Italia, quale ministro per le politiche giovanili mi sono adoperata per definire, assieme all’Autorità di Governo competente in materia di sport, due accordi”. Con queste parole la ministra delle Politiche Giovanili Fabiana Dadone ha commentato l’apertura del Forum d San Pietroburgo.
“Il primo accordo – prosegue l’esponente dell’Esecutivo Draghi – prevede i Nuovi Giochi della gioventù, al fine di promuovere lo sport come diritto e come strumento di inclusione e integrazione sociale delle ragazze e dei ragazzi, attraverso manifestazioni e competizioni sportive studentesche, contribuendo anche a prevenire, mitigare e contrastare quei fenomeni degenerativi particolarmente diffusi tra le nuove generazioni; il secondo, allude ad un programma sperimentale di ‘Servizio civile sportivo’ per intensificare le attività educative rivolte ai giovani al fine di curare la diffusione della cultura dello sport, dell’integrazione sociale e della parità di genere e al fine di orientarli verso il miglioramento della loro occupabilità nel campo dello sport, offrendo loro opportunità di formazione”.
La ministra ha ricordato poi che l’Italia ha varato recentemente una riforma complessiva dell’ordinamento sportivo che prevede non solo il riconoscimento del professionismo negli sport femminili e delle tutele lavoristiche, ma anche criteri e modalità di promozione della parità di genere nei ruoli di gestione e di responsabilità a tutti i livelli e in ogni struttura organizzativa sportiva.
“L’uguaglianza di genere nello sport porterebbe indubbi vantaggi economici per tutte le parti interessate nello sport e nelle industrie correlate – sottolinea la ministra – compresi i media, grazie al contributo della maggiore partecipazione e popolarità dello sport e della forza lavoro in crescita. Inoltre – conclude Fabiana Dadone – questo contribuirebbe a sottolineare il valore dell’uguaglianza di genere come condizione del progresso sociale ed economico”.