La ministra Calderone replica alla Manca: “Assumetevi responsabilità”.
Dopo 5 anni all’opposizione il “governo dei migliori” sta scoprendo le difficoltà e, soprattutto le responsabilità, che comporta la gestione del potere. A ricordarcelo l’ultima strigliata d’orecchie della ministra Marina Calderone all’assessora Desirà Alma Manca che, successivamente alla contestazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil contro la mancata concessione della proroga degli ammortizzatori sociali per le lavoratrici e i lavoratori dell’area industriale del Sulcis, aveva dichiarato che “l’autorizzazione all’utilizzo delle risorse residue, e pertanto l’emanazione del decreto di concessione dell’ammortizzatore sociale, è esclusiva competenza del Ministero del Lavoro”, indirizzando al Governo le responsabilità della limitata capacità di agire della Regione Sardegna.
In risposta l’esponente dell’Esecutivo Meloni ha richiamato l’assessora e tutto il governo regionale ad “assumersi le proprie responsabilità”: “Sono rimasta profondamente colpita dalle dichiarazioni del nuovo assessore al Lavoro della Regione Sardegna. Comprendo le difficoltà attuali nell’assessorato, ma è giunto il momento di assumersi responsabilità e diffondere informazioni corrette. In gioco c’è il futuro dei lavoratori e del territorio del Sulcis. Il mio impegno per la Sardegna è sempre stato concreto, come dimostrano i fatti”.
Il Ministro ha poi ricordato di aver partecipato personalmente agli incontri svolti nei mesi scorsi, sia a livello nazionale che regionale, intervenendo direttamente anche presso gli stabilimenti di Portovesme S.r.l. insieme al ministro Urso. In tali occasioni, ha incontrato rappresentanti dei lavoratori, sindacati e aziende per affrontare la crisi in corso, ribadendo “l’attenzione del Ministero nella gestione di tali emergenze”.
Relativamente alla concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale per le aree industriali di crisi complessa, Calderone ha spiegato che è stato necessario attendere l’approvazione della legge di bilancio 2025. Tale misura è stata rifinanziata con 70 milioni di euro per il 2025, e si sta procedendo alla raccolta dei fabbisogni regionali per emanare il decreto interministeriale nel minor tempo possibile.
In attesa del decreto, ha consigliato la ministra al Governo Todde, la Regione Sardegna può utilizzare le risorse residue di precedenti finanziamenti per sostenere le aziende locali nelle aree di crisi complessa che richiederanno la proroga della CIGS dal 1° gennaio 2025.
Successivamente, dopo la lezione di amministrazione, la Calderone ha annunciato la convocazione, tra il 22 e il 24 gennaio, delle società Eurallumina S.p.A., Se.ge.sa S.r.l., ISC S.r.l., Mens@na Catering, Reno S.r.l. e CQ NOL S.r.l. per avviare l’esame congiunto tra le Parti Sociali, insieme alla Regione Sardegna.
Infine, Calderone ha ricordato che l’applicazione della tutela prevista dall’articolo 44, comma 11-bis, del D.Lgs. n. 148/2015 richiede che ai beneficiari della CIGS siano contemporaneamente offerte misure di politica attiva elaborate in un apposito piano regionale. Il Ministero è ancora in attesa della presentazione di tale piano da parte della Regione Sardegna.
A quando il prossimo “video verità” dell’assessora su Facebook?
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