La Manovra è legge: fino a 8mila euro per le decontribuzioni dei giovani.

Sì alla Legge di Bilancio. A confermarlo ieri è stato il voto favorevole del Senato alla fiducia alla Finanziaria del Governo Meloni che, di fatto, ha apportato minime modifiche al documento approvato dalla Camera dei Deputati.

Nel ddl da 35 miliardi gran parte delle risorse andranno alle misure per mitigare gli effetti degli aumenti dei prezzi dell’energia (circa 21 miliardi), prorogando fino al 31 marzo le misure dei precedenti decreti Aiuti. Rinnovato, in particolare, il bonus sociale per le bollette di gas e luce, alzando il limite Isee a 15 mila euro. Azzerati, ancora, gli oneri di sistema in bolletta e rifinanziato il credito d’imposta sulle bollette elettriche e del gas che per le imprese salirà dal 30 al 35%, mentre per le energivore e gasivore passerà dal 40 al 45%.

Aumenta anche l’aliquota IVA (dal 22 al 25%), per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023, mentre la tassa sugli extra-profitti delle imprese energetiche prevede un contributo del 50% sull’imponibile Ires e sull’incremento medio superiore al 10%. Incrementato a 8 mila euro, infine, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

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Sulla riforma del fisco, la manovra del Governo Meloni allarga la platea di professionisti e partite IVA ascrivibili al regime forfettario del 15%. Passa da 65 mila a 85 mila euro la soglia dei ricavi o compensi per avere diritto all’agevolazione. Inoltre fino a 100 mila euro viene applicata la flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio. La Legge di Bilancio conferma il taglio contributivo del 2% per redditi fino a 35mila euro e allarga la platea per il taglio del cuneo fiscale al 3% estendendola ai redditi fino a 25mila euro dai precedenti 20mila.
Inoltre nel pacchetto lavoro anche l’estensione da 6mila a 8mila euro del tetto per le decontribuzioni dei giovani, dei percettori di Rdc e delle donne fragili.

Arriva, finalmente, la stretta sul reddito di cittadinanza. Il beneficio (sarebbe meglio chiamarlo in un altro modo), verrà meno dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro. A decorrere dal 1° gennaio 2023 l’erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell’obbligo, come annunciato nei giorni scorsi dal ministro Giuseppe Valditara. Novità in arrivo anche sull smartworking: fino al 31 marzo 2023 è prorogato anche il regime di smart working per i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che in quello privato.

Per l’anticipo pensionistico è introdotto lo schema quota 103. Le pensioni minime vengono rialzate a 600 euro nel 2023 per gli over 75. Viene rivista invece per due anni la rivalutazione automatica che sale dall’80 all’85%. Le lavoratrici potranno andare in pensione anticipatamente a 60 anni soltanto nel caso in cui si tratti di caregiver, invalide almeno al 74% oppure licenziate o dipendenti di aziende in crisi.

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Esteso al 31 dicembre il termine per presentare la Cilas e poter fruire del superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie. La manovra introduce anche una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’Irpef del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva in relazione all’acquisto entro il 31 dicembre 2023 di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B. Sul versante dei mutui invece sarà possibile rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso per quelli fino 200mila euro con Isee non superiore a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti.

Ridotta al 5% l’Iva sui prodotti per la prima infanzia, scende al 5% anche quella sugli assorbenti femminili. Al via, ancora, la sperimentazione del ‘reddito alimentare’ per chi è in povertà assoluta: la manovra stanzia un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 per distribuire pacchi alimentari con i prodotti invenduti.

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Permangono, però, le sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. E’ stato infatti soppresso il comma dell’articolo 69 che prevedeva lo stop alle multe. Sul fronte multe e tasse non ci sarà più la cancellazione automatica per le cartelle esattoriali dal 2000 al 2015 inferiori ai 1.000 euro.

Per i 18enni arriva il nuovo bonus Cultura fino a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e gli altri 500 euro nell’eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100. Il bonus psicologo diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro.