La guerra di Netanhyau prosegue su tutti i fronti… e gli USA difendono Israele.

Gli Stati Uniti restano impegnati nella sicurezza di Israele. Una certezza che arriva dall’Amministrazione (ricordiamolo democratica) Biden, nonostante la recrudescenza degli attacchi israeliani in Libano, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

Un sostegno alla guerra decisamente “democratico” come ribadito (se mai ce ne fosse stato bisogno) dal Segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III che ha difeso l’impegno degli Stati Uniti nei confronti del “diritto di Israele a difendersi dopo una serie di attacchi missilistici da parte degli Hezbollah libanesi”. Della carneficina portata a termine dagli “incolpevoli del Medio Oriente” attraverso la detonazione dei dispositivi di comunicazione a Beirut, invece chi se ne importa…

Segretario alla difesa che ha espresso nel fine settimana il sostegno del Dipartimento della Difesa al ministro israeliano Yoav Gallant dopo gli attacchi degli Hezbollah libanesi nel nord di Israele.

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“Il Segretario Austin ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti nei confronti del diritto di Israele a difendersi, mentre Hezbollah estende i suoi attacchi più in profondità in Israele. Ha sottolineato l’importanza di trovare un percorso verso una soluzione diplomatica che consenta ai residenti su entrambi i lati del confine di tornare alle loro case il più rapidamente e in sicurezza possibile, nonché di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza”, si legge nella nota del Pentagono.

Ovviamente le persone non potranno tornare a casa se da una parte si sostiene acriticamente l’azione distruttiva di Israele. Ma, di questo, poco importa ai democratici americani!

foto Army Spc. Trevares Johnson (DOD)

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