La Giunta dei migliori lancia la fuffa “dell’inclusione digitale”. Spariti i siti regionali per la gioventù.
“Al via il programma strategico rivolto all’inclusione digitale dei cittadini sardi”. “Parte l’iniziativa Punti Digitale Facile”. Sono solo alcuni degli slogan condivisi dalla Giunta della presidente decaduta, Alessandra Todde, in occasione del lancio dell’ultima “alzata di ingegno” del “Governo dei migliori”. L’ennesima azione poco sostanziale per “rafforzare le competenze digitali di base dei cittadini sardi” che, se da un lato mira a facilitare l’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione”, dall’altro non dice nulla sulla scomparsa dei siti regionali per i giovani sardi, ricordandoci che in materia di informazione e inclusione digitale le istanze della popolazione giovanile in Sardegna non valgono assolutamente nulla. Neanche il minimo effort per un “refresh” o un aggiornamento delle pagine web regionali un tempo dedicate ai giovani e alle politiche giovanili.
Mentre la regione continua con le sue iniziative non universali (vedi il caso dei buoni servizi sanitari) ed estemporanee, infatti, i siti regionali per i giovani non solo sono scomparsi (ricordati dai messaggi di errore 403) ma anche non aggiornati, come ricorda la deprimente pagina (e siamo nel 2025) del sito sardegnawelfare.it dedicata ai servizi per i giovani sardi. Roba da regione non europea…
Nulla di nuovo! I mandati “salvifici in campagna elettorale” alla prova dei fatti si sono semprre dimostrati poco impattanti e interessati a migliorare il quadro delle politiche giovanili in Sardegna. E la Giunta Todde (incluso il suo sempre più ‘inutile cucuzzaro’) dopo 12 mesi di governo non ha certamente espresso una diversa natura.
Ma per l’autoreferenziale Governo dei migliori, nell’Isola è partita l’iniziativa “Punti Digitale Facile”, che rafforzerà le competenze digitali di base dei cittadini. Campa cavallo in una isola dove vanno in tilt pure le piattaforme regionali per l’erogazione dei contributi alle imprese (come non ricordare i programmi R(E)SISTO e DESTINAZIONE LAVORO).
Governo dei migliori che nella propria velina si è poi lanciato nella citazione ardita dei dati della Commissione europea, evidenziando che, solo il 45,8% della popolazione italiana tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base, a fronte del 55,6% della media europea. Chissà, volendo restare sul pezzo, quale percentuale di iniziative coprogrammate e partecipate è stata raggiunta dopo 12 mesi dalla maggioranza Todde? Siamo quasi sicuramente prossimi alle percentuali da prefisso telefonico…