La Conferenza sul futuro dell’Europa si avvia verso l’epilogo.

Si è tenuta a Strasburgo la sesta sessione plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa. Una seduta che ha visto la partecipazione dei presidenti dei nove gruppi di lavoro della Plenaria e la presentazione delle proposte dei cittadini raggruppate per temi*. Un input composto principalmente dalle raccomandazioni emerse nel corso dei lavori dei panel dei cittadini europei e dalle idee raccolte nella piattaforma digitale multilingue che, come facilmente rilevabile, durante gli ultimi 12 mesi ha registrato bassissimi livelli di engagement tra i cittadini europei.

Nonostante il tenore mediocre delle proposte presentate dai panel dei cittadini – tutt’altro che disruptive – per i deputati europei la Conferenza ha rappresentato un esercizio di apertura e democrazia senza precedenti dei cittadini europei. Bisognerà vedere, ora, come e in che modo l’input dei cittadini sarà tramutato in provvedimenti legislativi dall’Aula parlamentare europea. Tra i più entusiasti Dubravka Šuica, Vicepresidente per la Democrazia e la demografia: “Ci troviamo nella fase decisiva della Conferenza sul futuro dell’Europa, nella quale più che mai contano il dialogo e la collaborazione, ed è stato incoraggiante constatarlo in occasione della sessione plenaria. I progressi compiuti finora hanno superato le mie aspettative, in particolare grazie all’impegno eccezionale e al duro lavoro dei nostri cittadini. Sono ansiosa di lavorare insieme nelle prossime settimane per giungere al risultato finale”.

Durante i lavori, un certo numero di deputati ha suggerito di rafforzare i poteri del Parlamento europeo per coinvolgere maggiormente i cittadini nel processo decisionale dell’UE. In particolare, hanno evidenziato, come richieste principali, il diritto all’iniziativa di bilancio, il diritto di controllo dell’esecutivo attraverso commissioni d’inchiesta, e una piena competenza nel campo della politica estera e di sicurezza. I deputati hanno anche chiesto che le scuole includano l’educazione dei bambini ai valori europei, alla democrazia e alla storia, e al funzionamento dell’UE.

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Gli eurodeputati, infine, hanno sottolineato l’importanza di una forte dimensione sociale come parte della transizione verde, e la promozione dell’apprendimento delle lingue e della diversità culturale e linguistica. Aspetto, quest’ultimo, spesso poco tenuto in considerazione dalle stesse istituzioni europee.

Durante il dibattito sull’UE nel mondo, è stata sollevata la questione riguardante le competenze dell’UE e le eventuali modifiche da apportare per affrontare meglio crisi quali la guerra in Ucraina. I partecipanti hanno discusso i vantaggi e rischi di un’eventuale abolizione delle votazioni all’unanimità in Consiglio.

Nella discussione sulla democrazia europea, il diritto di veto dei Paesi sulle decisioni del Consiglio è stato nuovamente protagonista e i dibattiti si sono concentrati anche sugli appelli per un’Europa più incentrata sull’uomo, che continui ad ascoltare le proposte dei cittadini: “Vogliamo una Carta europea per la partecipazione dei cittadini. Ci dovrebbe essere una piattaforma digitale e un controllo dei giovani per la legislazione europea”, ha affermato Manfred Weber del Partito Popolare Europeo.

Riguardo alla migrazione, le discussioni si sono concentrate sul rafforzamento del ruolo dell’UE e su un sistema più solido basato sulla solidarietà e sulla responsabilità condivisa, nonché sul miglioramento dell’integrazione. “Il rispetto dei diritti umani, la solidarietà, le cause profonde della migrazione sono presenti nelle raccomandazioni”, ha dichiarato Jordi Solé dei Verdi.

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Durante il dibattito su valori e diritti, stato di diritto e sicurezza sono state discusse misure di tutela dello Stato di diritto. “I cittadini europei vogliono un’UE basata sui valori, chiedono una legislazione più severa e un’azione più severa contro i governi che non superano questa prova”, ha affermato Katarina Barley (S&D) mentre Zdzisław Krasnodębski, dei Conservatori e Riformisti europei, ha dichiarato di essere favorevole “alla discussione sui valori” ricordando però che “nessuno dovrebbe detenere il monopolio su quali siano i valori europei”. Una dichiarazione, proveniente da un esponente polacco, che, guardando al rispetto degllo Stato di diritto in Polonia, lascia il tempo che trova.

Sulla salute, molti partecipanti hanno portato avanti le richieste di nuove competenze europee, compresi gli standard minimi per i servizi sanitari all’interno dell’UE. Il gruppo di lavoro su istruzione, cultura, giovani e sport ha discusso sulle proposte relative all’armonizzazione dei programmi educativi, alla formazione, all’aumento dei finanziamenti, alla fine della fuga dei cervelli e alla protezione sociale forte per i giovani. Ancora si è parlato dell’equilibrio tra lo sviluppo dell’inglese a scuola e la tutela delle lingue minoritarie e, per quanto riguarda il campo dello sport, sono state sollevate questioni di uguaglianza di genere, inclusione e rappresentanza negli sport locali e tradizionali.

Nell’ambito dei temi “un’economia più forte, giustizia sociale e occupazione“, le proposte sono state discusse nel contesto del sostegno agli ucraini e della lotta alle conseguenze sociali ed economiche della guerra all’interno dell’UE.

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La sicurezza alimentare è stato uno dei principali temi discussi nell’ambito del cambiamento climatico e ambiente. Tra gli argomenti ad essere discussi vi sono stati: un’agricoltura più sostenibile, ‘lazione per il clima accompagnata da un’attuazione più rapida del Green Deal, che vada di pari passo con una transizione equa ed una migliore informazione per i consumatori sulla mobilità e opzioni alimentari più verdi.

Le soluzioni digitali sono state discusse in tutti i gruppi di lavoro, non solo nel gruppo sulla trasformazione digitale. Ad essere trattati sono stati anche argomenti come l’accesso a Internet come diritto fondamentale, le competenze digitali, la sicurezza informatica, le informazioni affidabili senza censure, la protezione dei dati efficace e l’intelligenza artificiale imparziale. “L’accesso all’infrastruttura digitale deve essere uguale per tutti. I cittadini devono essere in prima linea nel dispiegamento”, ha affermato Helmut Scholz del gruppo La Sinistra.

Ora, bisognerà attendere la fine del mese di aprile per l’approvazione delle proposte dei cittadini europei nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa. Successivamente, il Comitato esecutivo della Conferenza includerà queste proposte nella relazione finale che sarà trasmessa ai Presidenti delle istituzioni UE il 9 maggio a Strasburgo, durante la cerimonia di conclusione della Conferenza.

*Salute, Democrazia europea, Migrazione, Valori e diritti, Stato di diritto e sicurezza, Istruzione, cultura e gioventù, Economia, Cambiamento climatico, l’Ue nel mondo e Trasformazione digitale.

foto European Parliament 2022