La Commissione versa altri 1,5 miliardi di euro in assistenza all’Ucraina.
La Commissione von der Leyen ha versato oggi altri 1,5 miliardi di euro nell’ambito del pacchetto di assistenza macrofinanziaria per l’Ucraina. Strumento attraverso il quale l’UE ha deciso di aiutare l’Ucraina a coprire le esigenze di finanziamento immediate, con un sostegno finanziario stabile. Con il pagamento di oggi, quest’anno l’Ucraina ha ricevuto finora 12 miliardi di euro nel quadro dell’assistenza macrofinanziaria.
Questo sostegno, secondo la Commissione Ue, aiuterà l’Ucraina a continuare a pagare salari e pensioni e a mantenere in funzione i servizi pubblici essenziali, come ospedali e scuole. Permetterà inoltre all’Ucraina di garantire la stabilità macroeconomica e ripristinare le infrastrutture critiche distrutte dalla Russia.
Tranche erogata dopo l’approvazione, lo scorso 25 luglio, dei progressi compiuti dall’Ucraina verso l’attuazione delle condizioni politiche concordate con l’Ue, a partire dall’uso trasparente ed efficiente dei fondi. “L’Ucraina – reca la nota della Commissione – ha in particolare compiuto importanti progressi nel miglioramento della stabilità finanziaria, nell’incoraggiare l’efficienza energetica, nel promuovere un clima imprenditoriale migliore e nel rafforzamento dello Stato di diritto“. Chissà perchè, allora, il portale della proscrizione digitale contro i dissidenti ucraini è ancora online…
Nell’occasione non poteva mancare il contributo della Presidente Ursula von der Leyen: “Stiamo mobilitando ogni sforzo per aiutare l’Ucraina e il nostro sostegno andrà ben oltre il 2023. Continueremo a stare risolutamente al fianco dell’Ucraina, proponendo un sostegno fino a 50 miliardi di euro per il periodo 2024-2027”.
Tesoretto alla base della proposta della Commissione, presentata lo scorso 20 giugno, di istituire uno strumento dedicato che fornisca ulteriore sostegno all’Ucraina per il periodo 2024-2027, per un importo complessivo fino a 50 miliardi di euro. Qualcuno dalle parti della Commissione Ue, probabilmente, non crede alla fine della guerra nel breve periodo.
foto Christophe Licoppe, European Union, 2022 Copyright Source: EC – Audiovisual Service