La Camera ricorda il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Alberto Dalla Chiesa, uno degli eroi italiani della lotta alla mafia, oggi è stato ricordato dalla Camera dei Deputati, attraverso le parole del Presidente Roberto Fico.

“Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa dedicò la sua vita a combattere i nemici della nostra democrazia, gli artefici di alcune delle pagine più drammatiche e dolorose della nostra storia recente: partecipò alla Resistenza contro i nazifascisti, combatté il banditismo e, più tardi, il terrorismo stragista e la criminalità organizzata. Fu assassinato dalla mafia a Palermo il 3 settembre del 1982”.

“Oggi ricordiamo il suo impegno, il suo essere costantemente in prima linea, il suo coraggio. Le sue intuizioni sulle diramazioni del potere mafioso in tutti i gangli vitali della società sono ancora oggi valide ed attuali”.

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Monumento ad Alberto Dalla Chiesa, foto Pietro Scerrato, commons wikimedia

“La sua testimonianza e il suo sacrificio, e di quanti come lui hanno combattuto fino in fondo la criminalità organizzata, ci ricordano il dovere di portare avanti, ognuno con i propri mezzi e le proprie responsabilità, questa importante battaglia”.

“L’attenzione dello Stato deve restare sempre alta: innanzitutto, attraverso una efficace normativa di contrasto del fenomeno; ma anche proseguendo un impegno di trasparenza e di verità di cui si è fatta interprete la Commissione parlamentare Antimafia che, nel luglio 2019, ha deciso di avviare un processo di declassificazione dei documenti acquisiti nel corso delle inchieste svolte dal 1963 al 2001 e secretati. In particolare di recente sono stati pubblicati alcuni documenti redatti dalla polizia giudiziaria nel 1971 contenenti anche le analisi eseguite dal generale Dalla Chiesa e da Boris Giuliano”.

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“E’ un’operazione di cui il Paese ha bisogno, anche per rafforzare la sua capacità di reazione alla mafia. Il rischio, reso ancora più attuale dalla crisi economica causata dalla grave pandemia che stiamo attraversando, è infatti che le mafie si insinuino nelle maglie più fragili della società. Per questo la risposta delle Istituzioni e della nostra comunità deve essere forte e compatta: un impegno di giustizia e, soprattutto, una prova di civiltà e democrazia che dobbiamo portare avanti con determinazione”.