L’azione dell’UE contro la crisi.
Cosa sta facendo l’UE per aiutare l’Europa a risollevarsi dopo le gravi ripercussioni economiche della pandemia di Covid-19?
Uno stimolo economico per la ripresa. Per aiutare l’Europa a riprendersi dalle ripercussioni economiche causate dalla pandemia del coronavirus, la Commissione europea ha proposto un piano del valore di 750 miliardi di euro per stimolare l’economia e una nuova proposta per il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE (QFP 2021-2027). Il piano per la ripresa ‘Next Generation EU’ permetterà alla Commissione di contrarre prestiti sui mercati finanziari, usando il suo elevato rating creditizio per assicurare oneri finanziari bassi.
A metà luglio, durante l’ultimo Consiglio europeo, i leader europei hanno raggiunto un accordo sul bilancio e sul piano per la ripresa. Gli eurodeputati del Parlamento europeo hanno accolto con favore l’accordo sul pacchetto per la ripresa, ma hanno criticato la riduzione dei fondi in forma di sovvenzioni. Per il Parlamento l’accordo del Consiglio sul bilancio a lungo termine metterà a rischio alcune delle priorità dell’UE, come il Green Deal europeo e l’agenda digitale. Al momento i deputati dell’Europarlamento hanno proposto delle modifiche al bilancio che saranno discusse nelle prossime settimane.
Sostegno ai servizi sanitari nell’Unione europea. Numerosi esperti hanno avvertito della possibilità di una seconda ondata del coronavirus o di future pandemie. Per questo motivo l’UE ha lanciato un nuovo programma ‘UE per la salute’ che potenzierà i sistemi sanitari degli stati membri e promuoverà innovazione e investimenti nel settore. ‘UE per la salute’ fa parte del piano per la ripresa ‘Next Generation EU’; un vero e proprio programma sanitario europeo autonomo.
Supporto alle PMI europee. La sopravvivenza delle piccole e medie imprese, che rappresentano il 99% di tutte le aziende dell’UE, è cruciale per la ripresa economica dell’Europa. La crisi causata dal Covid-19 ha indubbiamente acuito le criticità delle aziende nell’area euro. Problemi che l’UE proverà a risolvere attraverso lo sblocco di un miliardo di euro dal Fondo europeo per gli investimenti strategici, così da incentivare banche e finanziatori a fornire liquidità alle oltre 100mila piccole e medie imprese europee.
Contrasto alla disoccupazione. Il mondo del lavoro ha subito un duro colpo durante la pandemia, che ha portato a un drammatico aumento del tasso di disoccupazione. Per tutelare lavoratori e posti di lavoro, lo strumento SURE (sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione, dall’inglese Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency) fornirà assistenza finanziaria fino a 100 miliardi di euro agli stati membri. Il sostegno arriverà sotto forma di prestiti a condizioni favorevoli per coprire i costi dei regimi lavorativi.
Riportare tranquillità nel settore del turismo. Le limitazioni alla mobilità delle persone hanno assestato un duro colpo al comparto turistico, uno dei settori particolarmente colpiti dalla pandemia, dato che l’Europa è la prima destinazione turistica al mondo. Per aiutare il settore turistico a superare la crisi, l’UE ha proposto un pacchetto per far ripartire il turismo europeo e sostenere il settore dei trasporti.
Incoraggiare l’erogazione dei prestiti alle famiglie e imprese. Il Parlamento europeo ha approvato un temporaneo allentamento delle norme sui requisiti patrimoniali per le banche europee. L’obiettivo della misura è incoraggiare le banche a erogare prestiti a imprese e famiglie e mitigare le ripercussioni economiche della crisi. Le modifiche al regolamento sui requisiti patrimoniali consentiranno a pensionati e dipendenti con un contratto a lungo termine di ottenere prestiti a condizioni favorevoli. Inoltre aiuteranno a garantire flussi di credito alle piccole e medie imprese e sostenere investimenti nelle infrastrutture.
Pesca e agricoltura. Per garantire la continuità della produzione alimentare ed evitare carenze di cibo, il Parlamento europeo ha approvato misure d’emergenza a sostegno degli agricoltori e pescatori colpiti dalla pandemia di Covid-19. Le misure puntano a sostenere pescatori e acquacoltori che hanno dovuto sospendere le proprie attività durante la crisi. Inoltre consentono ai paesi dell’UE di aumentare il sostegno a piccole e medie imprese coinvolte nella produzione alimentare.
Allentare le norme sugli aiuti di stato. Quando la pandemia ha iniziato a diffondersi in Europa, l’UE ha introdotto un quadro temporaneo sulle norme in materia di aiuti di stato per assicurare che tutte le imprese abbiano sufficiente liquidità a disposizione. Il quadro aiuta a garantire la continuità delle attività economiche durante e dopo la pandemia di Covid-19. Gli stati membri potranno garantire fino a 800mila euro alle imprese che hanno urgente bisogno di liquidità o concedere prestiti con tassi di interesse favorevoli.
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