L’accesso al credito delle PMI nell’area euro.

In base alla relazione pubblicata dalla Banca centrale europea sulle indagini circa l’accesso al credito da parte delle imprese nell’area euro, risulta che per il periodo da aprile a settembre 2019 la percentuale netta del fatturato delle piccole e medie imprese (PMI) è rimasta sostanzialmente stabile (20 %, in calo rispetto al 21 % del periodo precedente).

Per la prima volta dalla metà del 2016, le PMI dell’area euro hanno registrato un deterioramento degli utili in termini netti (-1 %, in calo dallo 0 %), poiché le PMI hanno continuato a segnalare un aumento dei costi del lavoro, altri oneri (ovvero materiali ed energia) e un aumento degli interessi passivi.

Alla luce di questi dati l’eurodeputato Giannantonio Da Re, del gruppo Identità e Democrazia, ha chiesto alla Commissione europea come sarà affrontato l’aumento del costo del lavoro e di altri oneri derivanti dalle politiche energetiche al fine di mantenere stabili gli utili netti delle PMI nell’area euro.

LEGGI ANCHE:  ID: "Aiuti di Stato e distorsione della concorrenza".

A nome della Commissione von der Leyen ha risposto Thierry Breton commissario europeo per il mercato interno e i servizi: “Una variazione degli indicatori aziendali, come i costi del lavoro e altri oneri o gli utili netti generati, dipende da diversi fattori, tra cui il ciclo economico o il modello aziendale. Nell’ambito delle piccole e medie imprese (PMI), la Commissione sta lavorando insieme agli Stati membri per sviluppare un contesto imprenditoriale favorevole”.

“A marzo 2020 la Commissione ha pubblicato la strategia per le PMI che mira ad aiutare le imprese nella transizione alla sostenibilità e alla digitalizzazione, a ridurre le barriere all’interno del mercato unico e ad aprire l’accesso ai finanziamenti. Nel contesto della pandemia di Covid-19 la Commissione ha presentato una risposta immediata per attenuare l’impatto socioeconomico, imperniata su una risposta europea coordinata. Per apportare un sollievo immediato alle PMI duramente colpite, il bilancio dell’UE metterà a disposizione gli strumenti esistenti per sostenere le imprese colpite con liquidità“.

LEGGI ANCHE:  Tiktok entra nella rete per la protezione dei consumatori.

Il Commissario Breton ha poi risposto sulle politiche energetiche e gli oneri per le PMI nell’area dell’Unione Europea: “Per quanto riguarda i costi dell’energia, facendo leva sui buoni risultati dell’Unione dell’energia e sulle varie iniziative del pacchetto Energia pulita per tutti gli europei, come le direttive rivedute sull’efficienza energetica, sulla prestazione energetica nell’edilizia e sull’energia rinnovabile, come pure l’iniziativa sull’assetto del mercato per il settore dell’energia elettrica e il rafforzato coordinamento e monitoraggio delle politiche energetiche sostenuto dal regolamento sulla governance dell’Unione dell’energia, la Commissione svilupperà ulteriormente un mercato europeo dell’energia integrato, interconnesso e ben funzionante che integri il crescente approvvigionamento di energia rinnovabile e promuova l’efficienza energetica. Ciò contribuirà a tenere i prezzi sotto controllo a beneficio dei consumatori (famiglie e imprese) ad aumentare il ricorso all’energia pulita e a rendere l’approvvigionamento energetico più affidabile e sicuro”.

LEGGI ANCHE:  400 milioni al sud per il processo di transizione delle PMI.

foto Alain Rolland Copyright © European Union 2021 – Source : EP

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *