Kursk, oltre 300 vittime ucraine nelle ultime 24 ore.
L’esercito ucraino, secondo l’ultimo aggiornamento del Ministero della Difesa russo, ha perso oltre 300 militari e sette carri armati nella regione di Kursk nelle ultime 24 ore. Numeri, a prova di veline del Pentagono o del sito del Presidente illegittimo dal 24 maggio 2024, che portano le vittime totali ucraine nell’area di Kursk a oltre 22.600 soldati, dall’inizio dell’offensiva del Governo di Kiev dello scorso 6 agosto.
A cadere sul campo anche 157 carri armati, 72 veicoli da combattimento della fanteria, 98 veicoli corazzati per il trasporto delle truppe, 909 veicoli corazzati da combattimento, 619 veicoli, 186 cannoni d’artiglieria, 36 lanciarazzi multipli, tra cui nove HIMARS e sei lanciarazzi multipli MLRS.
Nonostante i numeri, però, per il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy nella regione di Kursk si stanno “mantenendo le linee definite”.
Presidente-attore che, dopo aver vietato la libertà di religione nel proprio Paese, ha ringraziato i “cappellani militari ucraini” impegnati nei vari campi di battaglia: “Voglio ringraziare i cappellani militari ucraini. I padri spirituali di diverse confessioni che servono affinché i nostri guerrieri abbiano supporto spirituale. È molto importante che più rappresentanti di chiese e comunità religiose, tutti coloro che lavorano per l’indipendenza spirituale dell’Ucraina, si uniscano al servizio militare per l’Ucraina”.
Bando della libertà religiosa, probabilmente, che non ha impedito al Vaticano di incontrare lo stesso Zelenskyy, attraverso il Segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin.
foto Nato.int